Il picco dell’epidemia di influenza si sta avvicinando e arriverà entro metà di febbraio. Nell’ultima settimana di rilevazione (12-18 gennaio), intanto, il virus ha messo a letto ben 550mila italiani. Nella terza settimana di gennaio, in particolare, mezzo milione di cittadini è stato colpito da forme respiratorie acute parainfluenzali, con migliaia di casi di virosi intestinale. E’ quanto ha fatto sapere la Simg (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie).
“Come previsto- spiega Claudio Cricelli, presidente della Simg- la clamorosa catena di equivoci ed errori, che aveva attribuito al vaccino la responsabilità di alcuni decessi, ha provocato malattie evitabili, complicanze anche gravi e sicuramente decessi evitabili. Il danno provocato alla sanità pubblica è incalcolabile e deve essere oggetto di valutazione da parte dell’autorità sanitaria e del governo”.
Secondo Cricelli, poi, “il carico di lavoro dei medici di famiglia sta diventando sempre più importante a causa dell’accelerazione dell’epidemia. L’attuale curva di incidenza- spiega- indica che ci stiamo avvicinando al raggiungimento del picco nelle prossime tre settimane. L’epidemia è sotto controllo, ma quest’anno il virus è stato più aggressivo, anche perché le vaccinazioni hanno fatto registrare un calo del 20% e, dato particolarmente preoccupante, i casi di influenza fra gli ultra sessantacinquenni sono raddoppiati”.
L’incidenza della malattia- fa sapere infine la Simg- “è maggiore nelle Marche (19.7 casi per mille abitanti), in Campania (14.4) e in Trentino (12.8). Rispetto agli anni precedenti sono aumentati significativamente anche gli accessi in pronto soccorso e i ricoveri dovuti al virus”.(Dire)
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