Grande più o meno 10 volte la Terra, più grande di Urano e Nettuno. Planet Nine, è questo il nome dato a questo gigante che per ora nessuno ha mai visto e che si trova ai confini del nostro Sistema Solare, oltre la Fascia di Kuiper.
La teoria dell’esistenza di questo mondo extra-large è ad opera di Konstantin Batygin e Mike Brown, due astronomi del Caltech, il Californian Institute of Technology. Lo studio è uscito su The Astronomical Journal.
“Questo sarebbe un vero e proprio nono pianeta. Sono stati scoperti solo due veri pianeti fin dai tempi antichi”, sottolinea Brown, “e questo sarebbe il terzo.
Per la prima volta in oltre 150 anni, ci sono prove solide secondo le quali il censimento planetario del Sistema solare è incompleto”. “Abbiamo una firma gravitazionale di un pianeta gigante nel sistema solare esterno” .
Un mondo remoto in tutti i sensi, questo Planet Nine: la sua orbita sarebbe circa 20 volte più lontana dal Sole di quanto non sia quella di Nettuno (che pure viaggia alla bellezza di circa quattro miliardi e mezzo di km di distanza dalla nostra stella), e un anno, lassù, durerebbe fra i 10 e i 20 mila anni terrestri. La palla passa ora ai telescopi, a partire dai giganti hawaiiani della classe 10 metri, Keck e Subaru.
Una possibile spiegazione per l’esistenza del pianeta, secondo gli autori, è che si trattava di un pianeta gigante espulso durante una fase vissuta dal nostro Sistema solare. Del resto altri studi hanno ipotizzato anche lo spostamento dell’orbita di Saturno.
In ogni caso, la scoperta di un nono pianeta del Sistema solare sarebbe enorme, e se così fosse sarebbero da riscrivere tutti i libri di Astronomia. Va detto comunque che gli astronomi hanno già previsto l’esistenza di centinaia di pianeti nani oltre l’orbita di Plutone, cioè sempre nella fascia di Kuiper, ma finora non esistono teorie solide per un grande oggetto come Planet Nine.
Plutone è stato ucciso come pianeta anni fa, e non è più considerato tale. A dargli il colpo di grazia fu proprio Mike Brown che nel 2005 scoprì un corpo ancora più grande e massiccio di Plutone, Eris.
L’anno successivo, nell’agosto del 2006, l’assemblea generale dell’Unione Astronomica Internazionale relegò Plutone a pianeta nano.
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