E’ aperta la caccia al “camice bianco”. La stagione dei test di ammissione a Medicina, la più ambita tra le facoltà universitarie a numero programmato, sarà inaugurata domani dagli atenei privati.
Obiettivo: accaparrarsi un posto in corsia.
A tentare il test per primi saranno i candidati della Cattolica (282 posti al Gemelli) e del Campus Biomedico (110). Entrambe le facoltà si trovano a Roma. Mercoledì invece sarà la volta di Milano, dell’Università San Raffaele: 100 i posti da assegnare.
In tutto, considerando atenei pubblici e privati, entreranno a Medicina in 9.501. Questo infatti è il “tetto” stabilito dal Ministero dell’Istruzione. A provarci saranno però molti di più: decine di migliaia. Solo tra domani e dopodomani, in occasione di questa prima tranche di prove, circa 13 mila ragazzi lotteranno per uno dei 492 posti a disposizione. Mettendo a confronto i dati sui candidati – forniti in “rete” dall’editore Alpha Test, che segue i ragazzi nella preparazione ai test d’ammissione – e quelli dei dei posti disponibili di alcune tra le principali università italiane, si evince che le probabilità di passare sono circa 1 su 10. A Bologna, ad esempio, si presenteranno in 2.937 per 363 posti, alla Federico II di Napoli in 4.099 per 400 posti.
Alla Sapienza di Roma, in 7.287 per 500 posti al Policlinico Umberto I, 110 al polo pontino e 191 al Sant’Andrea. Più “esclusivo” invece l’ingresso alle facoltà private: al San Raffaele entrerà 1 su 37 (i candidati sono circa 3.700), alla Cattolica 1 su 35 (7.333). Le prove per l’ingresso a Medicina negli atenei pubblici si terranno il 5 settembre (a seguire poi i test per futuri veterinari, il 6, architetti, il 7, professionisti sanitari, l’8). Saranno test uguali per tutte le facoltà, predisposti dal dicastero di viale Trastevere, che per confezionarli si è avvalso di una commissione di esperti. 80 i quesiti a risposta multipla su argomenti di cultura generale e ragionamento logico (40), biologia (18), chimica (11), fisica e matematica (11). In caso di indecisione, meglio lasciare la risposta in bianco: in sede di valutazione verrà assegnato 1 punto per ogni risposta esatta, mentre verranno tolti 0,25 per ogni risposta errata. 0 i punti per le risposte non date. Non saranno invece stabilite dal Miur, ma dal singolo ateneo le prove di ammissione degli istituti privati. Domani, ad esempio, alla Cattolica gli studenti dovranno rispondere a 120 domande in 90 minuti.
Le prove per la carica dei 7.333 si terranno in tre diverse sedi (Milano, Roma e Bari), anche se i medici selezionati confluiranno tutti ai corsi del Gemelli. 90 saranno i quesiti psico attitudinali, che indagheranno sulle “capacità logiche, di ragionamento spaziale visivo, di comprensione brani, di attenzione e precisione, di ragionamento numerico e problem solving”. Poche le domande di cultura generale (6), 24 i quiz di cultura scientifica.
Gli aspiranti medici avranno prove diverse tra loro, “per evitare imbrogli”. Timore non del tutto infondato. L’anno scorso durante lo svolgimento della prova di ammissione a Medicina a Bari erano stati impiegati 140 addetti per evitare che ai candidati potessero giungere dall’esterno risposte ai quesiti come avvenne nel 2007. Bologna si era invece premunita di guardie giurate tra i banchi, rilevatori di cellulari e braccialetti identificativi.
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