“Canzoni sulle pagine” di Renzo Zenobi, un album raffinato ed un libro con prefazione di Baglioni
“Canzoni sulle pagine” è il titolo dell’ultimo album di Renzo Zenobi. Si tratta di un disco contenente 10 inediti più due rifacimenti di vecchi brani (“E ancora le dirai ti voglio bene”e “La fine di una storia”), allegato ad un libro estremamente curato, edito da Arcana, contenente i testi di tutte le canzoni di Zenobi e con la prestigiosa prefazione scritta da Claudio Baglioni.
L’originale titolo di questo lavoro si deve a Giorgio Leone, da sempre estimatore del cantautore, nonchè uno degli storici dell’arte più accreditati.
L’album è un autentico gioiello, raffinato nei testi e negli arrangiamenti. Da segnalare “Il ritratto” (“Oggi ti faccio un ritratto stupendo(…). Ci metto il cielo che bevi col caffè / impronte di labbra che hai lasciato su di me / e dietro di te che ballano lontano / il valzer di due vagabondi mano in mano”) e “Cielo di diamanti” (“Siamo stati tutti assolti / dalle madri perdonati /siamo stati condannati / dagli anelli e fidanzati”)
Renzo Zenobi è giustamente considerato una pietra miliare della canzone d’autore italiana. Nella sua lunga carriera, cominciata al Piper Club e al Folkstudio, celebri locali romani e fucine di talenti tra gli anni sessanta e settanta, ha avuto modo di collaborare con i più grandi nomi della musica: da Lucio Dalla a Ornella Vanoni, da Claudio Baglioni a Ennio Morricone, daRon a Nada e da Paolo Conte a Francesco De Gregori. Proprio con quest’ultimo ha iniziato a suonare la chitarra acustica nel suo primo lavoro da solista, “Alice non lo sa”: è Renzo, infatti, l’artefice degli arpeggi di alcune canzoni (ad esempio “La casa di Hilde”). Dopo questo album De Gregori incise nel 1975 il fortunatissimo “Rimmel”, che vide nuovamente la collaborazione di Zenobi. Molti non lo sanno ma suo è l’arpeggio in “Pezzi di vetro”. “Rimmel” riscosse un grandissimo successo. Per il minimalismo utilizzato in alcuni brani, cifra stilistica dell’autore, un’intera generazione si è identificata in queste celeberrime canzoni e non a caso lo scorso settembre, in occasione del quarantennale dall’uscita del lavoro, De Gregori ha tenuto un memorabile concerto all’Arena di Verona, dove anche Renzo Zenobi ha preso parte.
Di Lui De Gregori ha detto: “Il mio primo “vero” chitarrista è stato Renzo Zenobi, che suonava tutto ‘pulitino’ e mi diceva sempre che dovevo imparare a suonare meglio la chitarra. Lui eseguiva dei ‘fingerpicking’ impeccabili, con tutte le note che suonavano allo stesso livello, mentre io arrancavo dietro di lui dimenticando pezzi di arpeggi. Mi ha dato una grossa mano negli album ‘Alice non lo sa’ e ‘Rimmel’, dove suona tutte le chitarre acustiche”.
Grazie a De Gregori Renzo Zenobi ottenne il primo contratto con la RCA, allora sotto l’egida diEnnio Melis, illuminato discografico a cui tanti artisti devono le loro fortunate carriere (un nome su tutti, la divina Patty Pravo!). Così nel 1975 venne pubblicato il suo primo album, “A Silvia”che contiene l’omonimo pezzo che racconta una giornata di licenza dal servizio militare trascorsa a Firenze.
“Silvia” è rimasta, nel tempo, una delle canzoni più importanti della musica d’autore italiana: 25 anni dopo la sua pubblicazione, il giornalista Beppe Severgnini la inserì tra i venti brani fondamentali della musica italiana (insieme, tra le altre, a “Vita spericolata”, “Pensieri e parole”, “Incontro” e “Certe notti”).
Altro album fondamentale fu “Bandierine”, arrangiato quasi interamente da Ennio Morricone, che inventò per Renzo un nuovo modo di arrangiare.
Verso la fine degli anni settanta anche il grande Lucio Dalla si interessò a Zenobi, decidendo di produrre un nuovo LP. Per l’occasione Dalla riarrangiò alcuni brani già incisi in precedenza da Renzo, con l’aiuto degli Stadio e di Ron, e completò il disco con una canzone inedita, “Che stella che sei”. E’ appunto in questa canzone che si può ascoltare il sax del cantautore bolognese, che lo suonò anche nella nuova versione di Silvia (dove partecipa anche De Gregori alla chitarra acustica).
In tempi recenti Renzo Zenobi ha composto, insieme ad Ornella Vanoni, il testo di “Dentro questa vita” , contenuta nell’album “Una bellissima ragazza”, su musica di Ron, e per il cantante di Garlasco il testo di”Canzone dell’acqua”, inserita nel disco dal vivo “Ron in concerto”.
Lo comunica in una nota l’addetto stampa Emanuele Pecoraro.
(191)