“Non sono e non sarò mai il nuovo Gattuso. Sono una mezzala sinistra e lui è stato uno dei più grandi centrocampisti al mondo”. Antonio Nocerino, dal ritiro della Nazionale azzurra a Coverciano vuol chiarire, una volta per tutte, che tipo di giocatore sia. E non risparmia critiche verso quella parte di stampa che lo avrebbe messo nel mirino da quando questa estate è passato al Milan: “Ancora non ho capito come la stampa mi definisce. L’anno scorso c’é chi diceva che io ero migliorato tecnicamente e quest’anno che so fare solo l’incontrista. Forse chi fa certe domande non sa cosa sono – dice sempre Nocerino -. Mi piace giocare al pallone, non solo correre. Sono uno che preferisce attaccare gli spazi e segnare qualche gol. Non credo di essere tecnicamente scarso. Da mezzala sinistra ho la possibilità di giocare meglio la palla e avere una visione di gioco migliore. Poi è chiaro che mi adatto a tutti i ruoli di centrocampo”. L’attacco, o meglio la risposta, alle critiche non si ferma: “Le critiche arrivate in tutte le partite che ho giocato fino a oggi col Milan sono esagerate. Queste devono essere costruttive e non perché non ho un grande nome e mi chiamo Nocerino. Non capisco se ci sia gente che non guarda le partite oppure se non sono simpatico. Purtroppo i giocatori sono giudicati in base alla prestazione e i risultati dalla squadra e non sulla prestazione del singolo. Scambio con Montolivo a gennaio? Sono i discorsi che fa certa gente. D’altra parte non c’é logica nell’analizzare le gare. Giochi tre partite bene e una male e vieni subito giudicato negativamente. Non credo che ci sia mancanza di fiducia nei miei confronti da parte del Milan, altrimenti non avrei giocato quanto ho giocato”. A proposito di Montolivo. Dopo un incontro tra il giocatore della Fiorentina e il patron Andrea Della Valle (sulla questione del rinnovo del contratto) il presidente Mario Cognigni aveva rivelato una battuta non proprio simpatica (“Non posso veder giocare Nocerino al Nou Camp.”) proprio sul centrocampista del Milan e della Nazionale: “Subito dopo il fatto ho ricevuto la telefonata di Ricky, col quale ho un ottimo rapporto. Non so cosa si sono detti e non voglio saperlo, non m’interessa. Ricky poi mi ha spiegato ed io mi sono messo a ridere. I problemi veri sono altri”. Un futuro che comunque sembra avere sempre più i colori del Milan: “Anche lo scorso anno l’inizio stagione fu più o meno lo stesso, poi alla fine arrivò lo scudetto. Se riusciamo nelle prossime gare a ripartire bene sono sicuro che allora ci divertiremo moltissimo. Le parole di Ibrahimovic? Lui per noi è fondamentale, importantissimo. Non possiamo fare a meno di lui. Ho letto le sue parole ma non le prendo in considerazione”. Se il futuro sarà ancora rossonero il presente è l’Italia con la svolta tattica voluta da Prandelli: “Noi con Prandelli ci divertiamo. Giochiamo con piacere, giochiamo molto la palla. E’ un’idea di gioco molto bello e interessante. Va dato merito al mister di aver creato un gruppo importante. IO sono entrato in punta di piedi in questo gruppo e mi sto ritagliando il mio spazio”.
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