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Cinema: Magna Grecia 2012

Cinema: Magna Grecia 2012

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(Di Carlo Di Stanislao) Sabato scorso ha aperto i battenti la IX edizione della “Magna Grecia Film Festival”, con madrina Anna Falchi, e, oltre a quella cinematografica, come da tradizione, una ricca componente musicale, con le esibizioni di Gaetano Curreri e Fabrizio Foschini degli Stadio e di Mario Venuti.
Alla serata inaugurale anche Ludovico Di Meo, vicedirettore di Rai Uno, che ha confermato il grande interesse che la kermesse è riuscita a creare negli anni attorno a se: “Abbiamo deciso di seguire per il terzo anno consecutivo il festival– ha detto – perché rappresenta un palcoscenico privilegiato per i giovani autori. Anche durante l’estate la Rai non si spegne, anzi il cinema e la fiction continueranno a ricoprire un ruolo di primo ordine nella nostra programmazione”
Ha aperto la sfida “L’Amore fa male”, esordio alla regia di Mirca Viola, approdata al cinema dopo essere stata incoronata Miss Italia nel 1987 a soli diciannove anni.
L’ex reginetta ha realizzato dopo quattro anni di lavorazione un film sull’amore con un ricco cast composto, tra gli altri, da Stefania Rocca, Stefano Dionisi, Diane Fleri e Nicole Grimaudo.
Un’opera prima singolare, tutta al femminile, scritta a quattro mani (tutto sommato bene, con Cinzia Panzettini) e interpretata da un cast corale molto ben diretto.
Realizzato in soli 20 giorni di riprese e con un budget ridotto, il film ha potuto contare sull’apporto di attori noti e bravi, a partire da Nicole Grimaudo, che interpreta una donna seria e rigida, la cui vita “perfetta” viene sconvolta quando il marito (Stefano Dionisi) la lascia, e che riesce però a reinventare se stessa: “Quando si legge una sceneggiatura è molto importante ai fini della scelta un aspetto del personaggio in particolare. Io ho amato molto la conversione di Elisabetta, la sua capacità di cambiare totalmente e ricominciare da capo. E’ una donna che ha preferito non vedere, ha vissuto sempre in una gabbia di vetro, e d’un tratto si rende conto che la sua vita non era quello che credeva. E mi è piaciuto molto anche l’aspetto dell’amicizia tra queste due donne molto diverse, che inizialmente si detestano, ma che poi diventa lo strumento reciproco per conoscersi davvero”.
La seconda proiezione, in programma ieri, è stata “Gli Sfiorati”, lungometraggio di Matteo Rovere tratto dal romanzo di Sandro Veronesi e prodotto da Domenico Procacci. Il lavoro cerca di portare all’attenzione del pubblico dei più giovani il cinema d’autore e racconta con coraggio la storia difficile di Méte, giovane ed esperto grafologo, innamorato del carattere di ogni essere umano nascosto dietro la scrittura, e Blinda, adolescente inafferrabile, in bilico tra consapevolezza e scoperta di sé. I due non si sono praticamente mai visti, ma saranno costretti a passare sotto lo stesso tetto la settimana che precede il matrimonio dei propri genitori. Sarà l’occasione unica di incontrarsi o di perdersi definitivamente sullo sfondo di una Roma caotica e inattesa. Insieme al regista, hanno portato i propri saluti all’affezionato pubblico del Festival i due giovani interpreti Miriam Giovanelli e Andrea Bosca a cui si affiancano anche altri volti noti come Michele Riondino, Asia Argento e Claudio Santamaria, che era presente alla proiezione.
Una storia in bilico la fra toni da commedia e tormenti interiori da romanzo ottocentesco, che soffre di una sceneggiatura qua e là balbuziente, ma visivamente ha uno sguardo affascinante, non banale, sinuoso e fortemente ipnotico.
Nei prossimi giorni previsto, al Festival, l’arrivo di Angela Molina, una delle più famose attrici spagnole, che nel 1986 si aggiudicò il David di Donatello come miglior attrice protagonista; la prima “non italiana” a conquistare l’ambito premio; la quale, oltre a rappresentare il film in concorso “Amaro amore”, verrà insignita della Colonna d’oro alla carriera, riconoscimento che sarà tributato anche ad Alessandro Haber, anch’egli presente nelle giornate cinematografiche di Montepaone e Sqillace.
Ritorna, poi, Edoardo Leo, mattatore dell’edizione 2010 con “Diciotto anni dopo”, col quale si è aggiudicato anche il “Prix du public” al festival di Annency e che, quest’anno, ha lavorato in “To Rome with love” di Woody Allen.
Leo, ha iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo a metà degli anni ’90, partecipando a spettacoli teatrali e produzioni televisive tra cui “L’avvocato Porta” (1997) e “Il maresciallo Rocca” (1998), entrambi con Gigi Proietti , che nel 2001 lo ha diretto a teatro in “Dramma della gelosia”.
Al cinema ha esordito con “La classe non è acqua” (1996) di Cecilia Calvi e nel 2001 ha girato “La banda” di Claudio Fragasso, suo primo film da protagonista.
Il direttore ed ideatore del Festival di Montepaone-Sqillace, che si dedica totalmente ai giovani autori e grazie ad un accordo con il Festival di Annecy, garantisce all’opera vincitrice di accedere di diritto in concorso al festival francese; è Gianvito Casadonte, assistente alla regia di Riccardo Milani, critico cinematografico in forza alla Rai e produttore, insieme al fratello Alessandro, dell’ultimo film di Mario Monicelli “Vicino al Colosseo c’è Monti”.
Il festival, che si avvale della presidenza onoraria di Ettore Scola (classe 1931, protagonista, prima come sceneggiatore e poi da regista, di alcune delle più belle pagine del cinema italiano), si svolge a Montepaone e Sqillace, in provincia di Catanzaro, e l’edizione di quest’anno va dal 28 luglio al 4 agosto.
Dodici i film in concorso: “L’amore fa male” di Mirca Viola; “Gli sfiorati” di Matteo Rovere; “Sulla strada di casa” di Emiliano Corapi (vincitore al Roseto Opera Prima); “Qualche nuvola” di Saverio Di Biagio; “Cavali” di Michele Rho (anch’esso appludito pochi giorni fa a Roseto); “Là Bas – Educazione Criminale” di Guido Lombardi; “Missione di pace” di Francesco Lagi; “I più grandi di tutti” di Carlo Virzì; “ACAB” di Stefano Sollima; “I primi della lista” di Roan Johnson (anche a Roseto); “Scialla!” di Francesco Bruni; “100 metri dal Paradiso” di Raffaele Verzillo.
Durante il festival è anche in programma la presentazione di alcuni libri: “E’ facile smettere di sposarti se sai come farlo” di Marco Falaguasta e Mauro Graiani; “L’America non esiste” di Antonio Monda; “Casca il mondo, casca la terra” di Catena Fiorello; “L’ombra di Don Giovanni” di Guido Barlozzetti; “Pigott? Il mistero del diamante perduto” di Marco Letizi e Ciro Paolillo; “Il male curabile” di Michele Cucuzza.
Per ulteriori informazioni: http://www.magnagraeciafilmfestival.it/index.html.
Una nota finale. Abbiamo preso contatti con la direzione del Festival e, il prossimo anno, abbiamo offerto, come Cineteca de L’Aquila ed Istituto Lanterna Magica, di curare una rassegna su Scola, durante i giorni del festival 2013, presentando pellicole fra le meno note del maestro, come: “Il commissario Pepe” (1969); “Permette…Rocco Papaleo” (1971); “Trevico-Torino… Viaggio nel Fiat-Nam” (1973) e “Passione d’amore” (1981).

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