E’ stata trovata morta sabato mattina, a soli 27 anni, dalla sua guardia del corpo, nel suo letto e ci vorranno almeno due settimane, fra esami istologici e tossicologici, per capire cosa l’ha uccisa. La cantante inglese Amy Winehouse, trovata senza vita nella sua villa di Camden Town a Londra, ora attende di essere sepolta, con rito ebraico, forse già martedì e alla presenza dei soli familiari. Quando medico e paramedici sono arrivati, la cantante “era al di là di ogni possibile aiuto”, secondo quanto riferito dalle fonti citate da Skynews e ciò che si sa e che le circostanze della morte sono ancora da chiarire. Nata il 14 settembre 1983 a Enfield, Middlesex, Inghilterra, con il padre tassista e la madre infermiera, giunge al successo già con il suo album di debutto: “Frank”, pubblicato nel 2003, con critiche molto positive che paragonano la sua voce a quella di Sarah Vaughan e Macy Gray. Già da allora inizia una vita di eccessi e sregolatezze, con alcol e droga a costellare da sempre le sue apparizioni. Come il suo ultimo concerto in Serbia, quando era apparsa molto su di giri e, a seguire, aveva cancellato il suo tour europeo. La cantante doveva presenziare il 16 luglio al Summer Festival di Lucca, ma aveva già annullato l’evento. Oggi il Sun riferisce che gli amici, negli ultimi tempi, avevano più volte espresso timori in merito al suo “consumo di vodka, totalmente fuori controllo”, tanto che, secondo le fonti citate dal tabloid, era svenuta tre volte in casa nell’ultima settimana. Pare che a influire su questo stato d’animo fosse stata la recente rottura con il suo compagno, il regista Reg Traviss, oltre ad un indole totalmente votata alla depressione e alla melanconia. Sarebbe morta a causa di un cocktail di farmaci e droghe, scrive il Sunday Mirror e sono i più a condividere questa ipotesi, che ben si attaglia alla sua indole fatta di genio e sregolatezza. Alex Foden, il parrucchiere amico della Winehouse e autore della sua inconfondibile acconciatura, ha dichiarato che la star “sapeva” che si sarebbe unita al ‘club dei 27’, cioè al folto gruppo di musicisti celebri morti a quell’età. “Amy mi diceva sempre di credere che sarebbe diventata un membro del club dei 27. Il fatto che abbia portato a termine i suoi piani mi spezza il cuore”, ha detto Foden. Ma sulla catena di eventi che ha portato alla morte della Winehouse ancora pesano troppe ombre. Secondo il Sun, il medico della star le aveva fatto visita venerdì pomeriggio ed era rimasto soddisfatto del suo stato, eppure meno di 24 ore dopo la cantante era morta. Dopo aver trascorso il venerdì sera al pub con alcuni amici, la Winehouse sarebbe tornata a casa e lì sarebbe rimasta, da sola. Secondo l’Independent, la star avrebbe trascorso la sua ultima notte guardando video e suonando tamburi per due ore in camera da letto, spingendo i vicini a lamentarsi per il rumore e a credere che stesse facendo una festa. Anche Andrew Morris – la guardia del corpo assegnatale dalla Island Records, la sua etichetta discografica – è pronto a giurare che la cantante fosse da sola. Morris ha dichiarato di aver controllato come stava Amy intorno alle 10 del mattino di sabato e l’ha trovata che dormiva, mentre alle 16 ha constatato che non respirava e ha chiamato l’ambulanza. E intanto montano le polemiche sulla società che si occupava del management della star, la Metropolis Management, colpevole secondo la Island Records di aver organizzato il tour europeo nonostante la cantante non fosse in condizioni di esibirsi. Darcus Beese, co-presidente di Island Records, ha dichiarato che era “una follia” mandare la Winehouse in tour in quanto dipendente dal crack. Intanto, sui molti giornali, si moltiplicano le ipotesi sulle ultime ore di vita della star. Sempre il Daily Mirror, a spingere la cantante ad unirsi al ‘club dei 27’ sarebbe stato il fidanzato, il regista Reg Traviss, che dopo averla beccata al telefono con l’ex marito Blake Fielder-Civil, condannato a due anni e otto mesi per furto con scasso, è andato su tutte le furie e l’ha lasciata. “Reg aveva scoperto che Amy e Blake si erano parlati e si era arrabbiato. I due hanno litigato e Reg l’ha lasciata”, ha detto una fonte al tabloid, secondo la quale da allora la cantante avrebbe iniziato a “giocare alla roulette russa con la propria vita”. Secondo la fonte, la Winehouse avrebbe ricominciato a prendere eroina e avrebbe potuto farsi volontariamente una dose troppo grossa perché “non le importava più di vivere”. Subito dopo la notizia della sua morte migliaia sono stati i messaggi di cordoglio da parte dei fan della cantante lasciati nei vari social-network e sotto la sua casa. Cordoglio è stato espresso da molti colleghi del mondo della musica come ad esempio Ricky Martin, Lady Gaga, Elton John, Lily Allen e Kelly Osbourne In Italia il cantante Zucchero ha dedicato il concerto da lui tenuto la sera del 23 luglio 2011 (giorno della sua scomparsa) alla cantante, definendola un’anima fragile. Nel 2008, la Winehaose vinse ben cinque Grammy Award: tre per la canzone Rehab nelle categorie “Record of the Year”, “Song of the Year” e “Best Female Pop Vocal Performance”, uno nella categoria “Best New Artist” e uno per l’album Back to Black nella categoria “Best Pop Vocal Album”; allineandosi così, a soli 26 anni, alle altre 4 cantanti che hanno ottenuto un numero così elevato di riconoscimenti in un solo anno: Lauryn Hill, Alicia Keys, Norah Jones e Beyoncé. Ma, subito dopo, dovette disintossicarsi a causa di alcool e droga e lo fece con un lungo ricovero ed una lunghissima convalescenza presso i genitori. Contemporaneamente lavorava al suo nuovo album, tanto che a metà agosto di tre anni fa il padre potè dichiarare che vi era già: “molto materiale per il nuovo album” e che “lei si stava rimettendo in sesto per la nuova uscita”. Sono passati tre anni da allora e Amy non si è più davvero rimessa. Il 21 gennaio 2008 comincia a circolare un video dove la cantante fuma crack e ammette di avere preso “sei valium per calmarsi”. Lo scoop è del giornale The Sun. Il video ha cominciato a girare su Youtube e sulle altre piattaforme di condivisione video. Il 27 giugno 2008, due giorni dopo l’uscita da una clinica nella quale era entrata, canta di fronte a oltre 46 mila spettatori giunti ad Hyde Park a Londra per festeggiare i 90 anni di e sembra davvero rinata. Ma, dopo il divorzio dal marito nel 2009 e dopo il ricorso, lo stesso anno, alla chirurgia estetica per aumentarsi di una taglia il seno, ricominciano le sregolatezze. Il 18 giugno 2011, all’apertura del suo tour europeo, canta visibilmente ubriaca davanti ai fans di Belgrado. E adesso, neanche un mese dopo, è morta nel suo, letto, sola e disperata, entrando trafelata nel club dei 27, come era già accaduto a Robert Johnson, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Brian Jones e Kurt Cobain, geni sfrenati e dal fragilissimo cuore, mai, davvero, completamente in sesto.
Carlo Di Stanislao
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