Dal 13 novembre al 16 dicembre 2012 la Fondazione Nicola Trussardi presenta Rubble and Revelation – Rivelazioni e Rovine, a cura di Massimiliano Gioni, la prima grande mostra personale di Cyprien Gaillard in un’istituzione italiana.
A ospitare il nuovo progetto dell’artista francese è il panificio militare della Caserma XXIV Maggio, affascinante gioiello di architettura industriale edificato in stile neo-romanico nel 1898 e dismesso nel 2005 dopo essere stato utilizzato per più di un secolo per la produzione di pane per tutte le caserme della Lombardia e dopo aver garantito il sostentamento all’intera città di Milano durante la Seconda guerra mondiale.
Cyprien Gaillard (Parigi, 1980) in pochi anni si è affermato nel panorama internazionale come uno degli artisti più promettenti della sua generazione: ha ricevuto alcuni tra i più prestigiosi riconoscimenti per artisti emergenti, quali il Premio per la Giovane Arte della Galleria Nazionale di Berlino (2011) e il Premio Marcel Duchamp del Centre Georges Pompidou di Parigi (2010); ha già esposto nei più celebri musei del mondo con mostre e progetti personali – al Centre Pompidou di Parigi e alla Tate Modern di Londra, tra gli altri – e collettive – all’Hamburger Bahnhof di Berlino, all’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington, al MoMA di New York, al New Museum di New York – e ha preso parte alle maggiori kermesse internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, la Biennale di Gwangju e la Biennale di Berlino.
Archeologo delle rovine della modernità, Cyprien Gaillard esplora il mondo a caccia di monumenti della nostra epoca che hanno perso la loro aura e la loro capacità simbolica, e con la precisione di un ricercatore ne documenta la vita e il progressivo degrado. Come un nomade si sposta da un continente all’altro, imbattendosi in macerie e relitti che immortala con fotografie, video, sculture e collage, sintesi di un’ossessione per la poesia della distruzione.
Con lo sguardo del documentarista e un’estetica cruda e spettacolare, Cyprien Gaillard riflette sui temi della distruzione e del decadimento – oltre che della decadenza – che seguono alle trasformazioni sociali e culturali. Ogni rivoluzione e cambiamento ha radici profonde e lontane nel tempo, che l’artista evidenzia creando sottili fili di collegamento tra passato e presente, tra culture e contesti differenti segnati da trasformazioni violente e manifestazioni di disintegrazione. Quella di Gaillard è una ricerca sull’iconoclastia, sulla perenne riscrittura della storia, sul vandalismo e il potere delle immagini, che diventa ancora più di attualità nel nostro presente agitato da proteste di strada e rivoluzioni di piazza.
L’architettura, così come i simboli commerciali del mondo globalizzato e le effigi del potere sono elementi che affascinano Gaillard per la loro capacità di influenzare profondamente i comportamenti umani. Edifici modernisti, periferie degradate, ruderi di torri e grattacieli, fortezze e bunker militari fanno da sfondo a una Storia naturale della distruzione (per citare i saggi del celebre scrittore tedesco W.G. Sebald sulle devastazioni prodotte dai bombardamenti aerei durante la Seconda guerra mondiale), all’interno della quale Gaillard mette l’accento sulle dinamiche che regolano le relazioni sociali, sui rapporti tra individuo e gruppo – in particolare nelle sottoculture giovanili di bande e tribù metropolitane – dove categorie quali la libertà e il diritto di scelta cessano di valere e tutto sembra muoversi come guidato dalla forza della massa.
Da tutto questo nasce il progetto Rubble and Revelation – Rivelazioni e Rovine per la Fondazione Nicola Trussardi. All’interno degli spazi carichi di memoria del panificio militare della Caserma XXIV Maggio Cyprien Gaillard ci conduce attraverso la sua suggestiva visione dei relitti del nostro tempo: con un crescendo continuo di tensioni e sovrapposizioni, video, fotografie, immagini e suoni creano un percorso in cui si alternano esplosioni e silenzi, devastazione e contemplazione.
Con Rubble and Revelation – Rivelazioni e Rovine la Fondazione Nicola Trussardi continua la sua attività nomade che dal 2003 la porta alla continua esplorazione di Milano, per riscoprire e valorizzare grazie alle visioni dell’arte contemporanea gioielli dimenticati e spazi preziosi nascosti nel cuore della città. Dopo le importanti mostre personali di Michael Elmgreen & Ingar Dragset, Darren Almond, Maurizio Cattelan, John Bock, Urs Fischer, Anri Sala, Paola Pivi, Martin Creed, Pawel Althamer, Peter Fischli e David Weiss, Tino Sehgal, Tacita Dean, Paul McCarthy e Pipilotti Rist, la Fondazione Nicola Trussardi è ora orgogliosa di presentare per la prima volta in Italia una grande mostra personale di Cyprien Gaillard.
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