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Al cinema vedremo?

Al cinema vedremo?

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(di Carlo Di Stanislao) – Ciò che sappiamo è che lo sceneggiatore del rinnovamento bondiano, John Logan, è già a lavoro per le trame dei prossimi due film, che vedranno protagonista sempre Donald Graig e forse, come regista, Christopher Nolan, che ha chiuso la trilogia di Batman e che si è sempre dichiarato un fan delle storie di Flaming sull’agente segreto più grande del mondo.

 E si dice anche che per gli altri due episodi dovrebbero essere messi sotto contratto, Idris Elba ( vista in Prometheus) e Michael Caine,  come Q.

Comunque, a parte questo,  il Bond in circolazione, diretto da Sam Mendes, va fortissimo in Inghilterra e, in Italia, in un sol giorno, ha incassato 640.000 euro, che non sono davvero male di questi tempi.

Per cui, intanto, godiamoci Skyfall, che è quasi “Il cavaliere oscuro” di 007: un impianto portentoso, una minaccia quasi terroristica, un cattivo sublime (sorprendente Javier Bardem, con capelli biondissimi) e poi vedremo.

Vedremo anche, dopo una lunga battuta d’arresto produttivo, “Red Dawn”, il remake di “Alba Rossa” di Milius, il cui spot è approdato in tv e  dove si racconta di un’invasione negli States di un esercito di nordcoreani (che prendono il posto dei russi del film originale), con a  fronteggiare il nemico, un gruppo di giovani ragazzi tra cui troviamo Chris “Thor” Hemsworth.

Ma se il film, come pare, uscirà il 21 novembre negli USA, a testimonianza di un lungo periodo di paura e terrore, al momento, putroppo,  non ha ancora una release italiana.

In mezzo, poi, alla acquisizione da parte della Disney della Lucas film, per la cifra di 4,5 miliardi di dollari (una enormità  rispetto ai 7,4 milioni per la Pixar nel 2006 e ai 4,24, del 2009, per la  Marvel),  gli amanti del cinema sono costretti a digerire la notizia dello spezzettamento in ben tre film de “ Lo Hobbit” e il fatto che “The Amazing Spiderman, sarà realizzato con la mano sinistra e solo per mantenere i diritti del personaggio, da una casa in forte ambascia per la scadenza del copyright di Mickey Mouse, prevista per il 2023  e che ha già accantonato l’idea  creare una nuova trilogia di “Guerre Stellari”, che sarebbe dovuta  partire nel 2015 e concludersi nel 2019.

C’è una grande penuria di idee nuove in giro e, frattanto, la Disney neo proprietaria della produzione Lucas e dei suoi diritti,  gongola per gli incassi che prevede con  la prima parte del già richiamato “Hobbit”, che riportando dietro la macchina da presa Peter Jackson,  funge da incipit del prequel della trilogia del “Signore degli Anelli”, diventata un cult in tutto il mondo.

Il film uscir’ negli USA e in Nuova Zelanda il 28 novembre e già da ora sui voli della Air New Zealand, alle hostess si sostituiscono Bilbo Baggins e i suoi compagni, insieme con elfi, maghi e altri personaggi, compreso il ripugnante Gollum, mentre in rete circola un video di 4 minuti (disponibile su youtube.com/airnewzealand) in cui compare lo stesso Jackson, a cui cade di mano un anello e rischia di perderlo.

E Wellinton, la città dei venti capitale della Nazione, inaugura una scultura alta 12 metri che rappresenta Gollum che cerca di acchiappare pesci ed in cima al palazzo delle poste centrali, per promuovere l’emissione di una speciale serie filatelica,  sono state erette grandi sagome illuminate di Bilbo e dei suoi 13 compagni nani, che illuminate di notte si stagliano sull’orizzonte, con numerose sagome di legno, disegnate dalla Weta Workshop, che ha curato gli effetti speciali del film, ancorate a contrappesi, per un totale di 56 tonnellate di calcestruzzo, capaci di resistere a venti fino a 140 km/ora.

Il film, comunque, lo vedremo in Italia il 13 dicembre e vedremo anche come lo accoglieranno i lettori di  J. R. Tolkien , che il libro “Bilbo the Hobbit” pubblicò nel 1937. 

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