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Master Europei: dalla Regione Puglia internazionalizzazione e Hi-tech

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Si è svolta a Taranto la rituale conferenza stampa di presentazione dei “Master Europei” della Regione Puglia, gli unici master in Italia che si svolgono in quattro Paesi europei. Sono 60 i giovani pugliesi, vincitori della borsa di studio di 25mila euro grazie alla Regione Puglia. Dopo i corsi di riallineamento linguistico tenutisi lo scorso anno, il 17 marzo ci sarà il via ufficiale nel Salento per Human Resources Management ed EU Projects presso la LUMAS ed il Master in Tourism Management in collaborazione con l’Hotel Hilton di Lecce. Gli altri Master sono quelli in Renewable Energy, European Translator, European Business Law, European ICT e Web Marketing & Social Media: gli ultimi tre sono in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari-Dipartimento Jonico.

I «MasterEuropei» sono Master internazionali di I livello e si rivolgono ai laureati di ogni disciplina che abbiano conseguito una laurea italiana triennale, quadriennale o specialistica, o titolo di studio estero equipollente. I Master sono organizzati da quattro prestigiosi atenei polacchi: Vistula University, Lazarski University, University of Tourism and Hospitality Management di Varsavia Wroclaw School of Banking di Breslavia con il patrocinio di UNIBA. Il pregio di questi master, e che li rende unici nel loro genere, consiste nell’offrire la didattica e stage in (almeno) quattro Paesi dell’UE diversi: Italia, Polonia, Belgio e Germania.

Anche quest’anno i Master Europei si confermano l’iniziativa postlaurea all’estero più finanziata della Regione Puglia. La scelta di mettere al centro le reali aspettative dello studente si è, dunque, rivelata vincente. Master Europei è un format didattico caratterizzato dal fatto di svolgersi in quattro Paesi dell’UE (Italia, Polonia, Berlino e Bruxelles), combinando le lezioni di carattere specialistico (HR, Marketing ecc.) con l’insegnamento delle lingue (inglese e polacco) e l’europrogettazione. In pratica, Master Europei si propone di formare un professionista europeo che sappia combinare un sapere specialistico con una preparazione più flessibile e trasversale.

Puntiamo molto sull’innovazione dei contenuti, delle tecnologie e delle modalità di fruizione della didattica – dichiara la professoressa Barbara Wojciechowska, Direttore dei Master Europei – Le nuove tecnologie, in particolare, permettono a noi un’immediata valutazione dello studente e contribuiscono a motivare sia lui che il docente. La possibilità di avere dei dati statistici sul pregresso, inoltre, aiuta la creatività dello staff nell’ individuare le pratiche ottimali, puntando sempre alla professionalità, ad una comunicazione efficace e, soprattutto, alla concretezza dei risultati. Il tutto deve servire da stimolo per la conquista di un soddisfacente posto di lavoro”.

Quest’anno vengono introdotte tre interessanti innovazioni:

  1. La carta prepagata su cui verranno accreditati i premi presenza mensili una volta che lo studente avrà frequentato un certo numero di ore, in collaborazione con i ‘colossi’ VISA e BRE BANK. Questo tipo di strumento, che premia il merito senza mettere gli studenti in concorrenza, è stato progettato per accrescere il grado di responsabilità personale del corsista. Chi è più presente genera più valore (in tutti i sensi), il che accrescerà la soddisfazione anche del futuro datore di lavoro. In tal modo, Master Europei si propone di arrivare ad una media frequenza superiore al 90%.

  2. La prepagata è collegata a un sistema di rilevazione presenze realizzato tramite lo smartphone NFC, dato in dotazione ad ogni studente, il quale interagisce con un Tag NFC (Near Field Communications) attribuito al docente o al tutor presente in aula, permettendo così la registrazione e il monitoraggio della frequenza anche tramite localizzazione GPS. Da sottolineare che I’NFC è un protocollo talmente sicuro che è stato scelto persino dalle banche per le transazioni con le carte di credito. L’applicazione (denominata ME’14) è il prodotto di una lungimirante attività di Ricerca & Sviluppo realizzata dallo staff di Master Europei, insieme alla sua azienda partner Edusquare. Lo smartphone sarà provvisto di una sim per uso hotspot e per consentire ai corsisti di parlare gratuitamente fra di loro all’estero. Chi sceglie di utilizzare il ME-Smartphone durante lo stage, inoltre, ha diritto ad una riduzione sul prezzo del Master. Impegnarsi, dunque, paga (in tutti i sensi).

  3. Il terzo gioiello tecnologico è il ME-Tablet con un’App, realizzata dal partner aziendale Kerries. Con esso i corsisti potranno svolgere i test a risposta multipla degli esami intermedi anche senza la connessione ad Internet, salvando i risultati sia sul dispositivo dello studente, sia sul pannello di controllo di Master Europei. Di qui i presupposti per limitare sia l’utilizzo dei costosi laboratori informatici per le esercitazioni, sia del consumo di carta, tramite l’invio telematico dei materiali didattici. Inoltre, lo studente, avendo a disposizione un libretto digitale nel proprio tablet, non è più costretto a connettersi con un server o a contattare la direzione per avere notizie sugli esami già svolti.

Tra le tante novità, anche una costante: il principale focus del progetto rimane l’Europa. “L’Unione Europea e la centralità del cittadino europeo rappresentano la nuova visone strategica per una più consapevole crescita umana e professionale” – aggiunge la professoressa Barbara Wojciechowska – “I migliori allievi dell’anno scorso, infatti, hanno svolto prestigiosi stage di 300 ore presso il Parlamento Europeo, il Comitato Economico e Sociale e la Rappresentanza della Regione Puglia a Bruxelles, finanziato interamente da Master Europei. Relativamente ai risultati ottenuti, i migliori fra i corsisti hanno anche trovato un’occupazione gratificante, in Italia ed all’estero, con il plauso delle Istituzioni, che ne hanno riconosciuto il valore professionale”.

Per i tre Master in convenzione con UNIBA (European Business Law, Web Marketing & Social Media, European ICT), come specificato nel BURP, la Regione procederà allo sblocco delle posizioni, «non appena l’Università di Bari avrà sciolto la riserva formulata con nota del 17.12.2013», in cui peraltro confermava la sospensione cautelativa degli accordi con gli atenei polacchi assunta nel (lontano) settembre 2013. In altri termini, la Regione potrà erogare le borse ai 20 corsisti, al momento “congelate”, che si sono fidati del brand dell’UNIBA, solo quando il Dipartimento Jonico riterrà di revocare la sospensione delle convenzioni. In caso di mancato sblocco, i corsisti potrebbero arrivare a chiedere il risarcimento direttamente al Dipartimento Jonico, per un totale di circa mezzo milione di euro.

Quello che voglio sottolineare – spiega Monica Tarricone, tra gli studenti al momento sospesi – anche a nome dei 19 colleghi che come me sono sospesi, è l’impatto emotivo di questa vicenda. Da quasi sei mesi ormai viviamo in uno stato di attesa e di angoscia. Abbiamo aspettato prima la graduatoria di Ritorno al Futuro, poi la decisione della Regione, e ora stiamo aspettando la decisione della l’Università di Bari, e nello specifico, del Dipartimento Jonico. Angoscia, perché a questa borsa di studio di 25mila euro sono riposte le nostre speranze per un futuro lavorativo migliore. Nonostante ciò continuiamo a confidare nell’operato della nostra università”.

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