Università: parte la mobilitazione internazionale
Il 16 novembre gli studenti della Rete della Conoscenza (Unione degli Studenti – Link Coordinamento Universitario) presenteranno, presso la sala stampa della Camera dei Deputati in Via della Missione 4, le ragioni della mobilitazione internazionale studentesca del 17 novembre “Vogliamo tutto #pertutti, privilegi per nessuno”.
La conferenza stampa si svolgerà dalle ore 11.30 alle ore 12.30. “Abbiamo deciso di tornare in piazza il 17 novembre nella giornata internazionale dello studente – dichiara Riccardo Laterza, Portavoce Nazionale della Rete della Conoscenza – per riprendere parola sul dramma che viviamo nel nostro Paese: nessuna risorsa sul diritto allo studio, le briciole per il cosiddetto ‘contrasto alla povertà’, una riforma del fisco che, con l’eliminazione della tassa sulla prima casa finanziata con i tagli alla sanità e con la detassazione dei nuovi contratti di lavoro, favorisce i pochi privilegiati a scapito dei tanti che in questi anni hanno pagato il prezzo della crisi”.
Tante le proposte che gli studenti porteranno avanti a livello internazionale con i coetanei di europei: diritto allo studio universale e gratuità dell’istruzione, reddito di base, democrazia reale contro le forzature del Governo, riconoscimento reale della cittadinanza dei soggetti in formazione, ritiro dello Sblocca Italia e piani di riconversione delle produzioni, diritto all’accoglienza per i migranti. “Si tratta di una mobilitazione che – dicono – smaschera il carattere iniquo e regressiva della legge di stabilità e che indica una concezione alternativa del rapporto fra fiscalità e welfare, come denunciato nel documento #SiamoInCredito. Vogliamo essere chiari, soprattutto nei confronti di tutti coloro che, dopo averci sottratto tutto, ci dicono di accontentarci alle miserie di questo presente: vogliamo tutto #pertutti, privilegi per nessuno!”.
Si chiede Danilo Lampis, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Studenti, “Che credibilità hanno le tante parole spese dal Governo nel tentativo di spacciare la Buona Scuola per una riforma epocale quando la Legge di Stabilità fissa uno zero nel capitolo di spesa sul diritto allo studio, mentre nelle scuole del Paese cresce l’autoritarismo dei dirigenti scolastici e l’asservimento della formazione agli interessi dei privati?”.
“E’ necessario – conclude Alberto Campailla, Portavoce Nazionale di Link – Coordinamento Universitario – rilanciare una proposta complessiva di riforma dell’università che parta dalla gratuità, da una gestione collegiale e democratica, dal ruolo sociale dell’università, da un reale piano di assunzioni stabili e remunerate, come abbiamo fatto con la Nuova Università e con il percorso di Usciamo dall’Emergenza portato avanti con FLC-CGIL, ADI, Rete 29 Aprile e Coordinamento dei Ricercatori Non Strutturati”. (Dire.it)
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