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A Roma parte la festa del cinema

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(Di Carlo Di Stanislao) Con Virna Lisi come immagine-simbolo ed il ritorno al nome iniziale di “Festa”, parte oggi la decima edizione della rassegna cinematografica più discussa d’Italia, con al centro dell’evento, come negli ultimi otto anni, l’Auditorium di Renzo Piano e coinvolgimento di gran parte della città.

La Festa del Cinema è organizzata dalla a Fondazione Cinema per Roma, promossa da Roma Capitale, Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di RomaIstituto Luce CinecittàFondazione Musica per Roma, con main partner BNL Gruppo BNP Paribas e partner istituzionale Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Ministero dello Sviluppo Economico, ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

Con Piera De Tassis a dirigere il tutto, affiancata da Antonio Monda, scrittore e docente universitario, curatore di celebri retrospettive presso le più prestigiose istituzioni culturali americane e Luca Argano, docente universitario, saggista, esperto di gestione della cultura, attualmente Presidente della Commissione Teatro del MiBACT, si parte oggi con il ricordo di Ingrid Bergman a cento anni dalla nascita, con la figlia Isabella Rossellini incontrerà il pubblico alle ore 17 presso il Teatro Studio Gianni Borgna e presenterà un piccolo gioiello che vede protagonista l’indimenticabile diva svedese: l’episodio da lei interpretato, diretto da Rossellini, del film collettivo Siamo donne, con continuazione, alle 21 al MAXXI, proiezione del film del regista Jody Shapiro, Isabella Rossellini’s Green Porno Live!.

Alle 17,30 presso la Sala Sinopoli, il primo degli “Incontri ravvicinati”, con protagonisti Joel Coen e Frances McDormand, marito e moglie, regista e attrice, che si sono conosciuti nel 1984 sul set di Blood Simple – Sangue facile, esordio cinematografico di Joel e del fratello Ethan ed in trent’anni di matrimonio hanno lavorato in film come Arizona Junior, Fargo, L’uomo che non c’era e Burn After Reading.

Sempre alla Sinopoli, alle 19,30, il film di apertura: Truth di James Vanderbilt, opera prima dello sceneggiatore statunitense, celebre per aver collaborato a The Amazing Spider-Man 1 2 di Marc Webb e Zodiac di David Fincher; film che attinge al repertorio del thriller politico e giornalistico (alla stregua di All the President’s Men eThe Insider), interpretato dai premi Oscar Cate Blanchett e Robert Redford, ispirato al libro “Truth and Duty: The Press, the President and the Privilege of Power”, scritto dalla giornalista e produttrice televisiva Mary Mapes (interpretata da Cate Blanchett) che per anni ha lavorato alla trasmissione della CBS “60 minutes”, al fianco del noto anchorman Dan Rather (Robert Redford) e che narra del controverso caso, noto come “Rathergate”, sui presunti favoritismi ricevuti da George W. Bush per andare alla Guardia Nazionale anziché in Vietnam. Una storia non confermata che, emersa nel 2004, a due mesi dalle elezioni presidenziali americane, ha poi provocato le dimissioni di Rather e il licenziamento di Mapes, portando tutta la CBS News ad un passo dal collasso. A parte i film in concorso (37, di cui 4 italiani), questa decima edizione dedica particolare attenzione alle retrospettive, con la più interessante rappresentata, a mio avviso, a quella dedicata ad Antonio Pietrangeli, a cura dell’ Istituto Luce Cinecittà e Centro Sperimentale di Cinematografia/Cineteca Nazionale, con la proiezione, sempre oggi, alle ore 17 de Il sole negli occhi, alle ore 19 Lo scapolo e alle ore 21 Souvenir d’Italie.

Da cinefilo italiano mi auguro riceva la massima attenzione Alaska di Claudio Cupellini, con Elio Germano e Àstrid Bergès-Frisbey, storia di due individui che non possiedono nulla se non loro stessi, che non hanno radici, non hanno neanche un posto dove sentirsi a casa. Si conoscono per caso, sul tetto di un albergo a Parigi, e già a partire da questo primo incontro si riconoscono: fragili, soli e ossessionati da un’idea di felicità che sembra irraggiungibile.

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