(di Mirko De Frassine) – L’idea è venuta a Donna Alexander, manager appena trentenne che a Dallas ha dato vita ad un progetto che si sta rivelando un vero e proprio business. E’ stata creata una stanza nella quale si può accedere e rompere tutto quello che si trova in un lasso di tempo. Come si legge sul sito di riferimento http://www.angerroom.com/ i prezzi variano a seconda della permanenza nella stanza, oscillando da 25 dollari per 5 minuti fino ad arrivare a 75 dollari per 25 minuti. anche se può sembrare poco entrare per 5 minuti la stessa imprenditrice ha rivelato come molte persone che accedono alla stanza dopo pochi minuti boccheggiano a causa dell’enorme sforzo profuso nella distruzione degli oggetti. Una forma terapeutica nuova che potrebbe arrivare anche in Europa. Immaginare una pausa pranzo in cui andare in un’ Anger Room e demolire tutto per sfogare la rabbia è un’idea che potrebbe rivelarsi davvero redditizia. Ovviamente coloro che accedono alla stanza sono muniti di tutte le protezioni necessarie e possono entrare uno alla volta. Per vedere il video della Anger Room in Texas ecco il link della CBS http://www.youtube.com/watch?v=IpOoa5oIheY&feature=related
Gli oggetti da rompere nella stanza sono televisori, videoregistratori, sedie, scrivanie, computer, stampanti e tanto altro. Gli oggetti maggiormente presenti nella stanza sono per lo più tipici di uffici e abitazioni. Potrebbero essere allestite stanze diverse a seconda dei settori di interesse. Da una parte sembra una buona idea perché in questo modo si possono evitare incidenti in situazioni reali e lasciare sfogo a sensazioni trattenute e riversate in altre circostanze. D’altra parte è una stanza da studiare e da controllare per capire ancor di più fenomeni sociologici sui comportamenti in diverse culture e Paesi. Ci domandiamo ad esempio se un Congolese o un americano si comporterebbero allo stesso modo in un’ Anger Room.
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