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Animali: con l’estate torna il dramma dell’abbandono – La legge

Animali: con l’estate torna il dramma dell’abbandono – La legge

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Animali: con l’estate torna il dramma dell’abbandono. Prima puntata

Gli animali son creature di questa terra, sono nostri fratelli e quindi non è che si devono considerare oggetti a nostra disposizione. Sono esseri viventi che hanno capacità di amare e di soffrire e quindi dobbiamo trattarli proprio come fratelli, come fratelli minori. Noi abbiamo un cervello più potente, però non vuol dire che, per questo, dobbiamo abusare di loro.“ [Margherita Hack]

Inizia oggi il nostro “viaggio” per conoscere e capire meglio come comportarci con i nostri amici quadrupedi, durante le vacanze estive. Leggi, news, foto, video, iniziative, siti utili, alberghi e tutto ciò che bisogna sapere per salvaguardare i NOSTRI AMICI.

L’abbandono è un reato

Ogni estate la stessa storia: centinaia di cani abbandonati appena arriva il caldo. Si avvicina la data di partenza per le sospirate ferie estive e oltre a pensare di chiudere casa, dare le chiavi al vicino e innaffiare le piante, dobbiamo pensare anche alla sistemazione dei nostri cari amici animali.

La Legge 189/2004 del Codice Penale (art. 727): “Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali…“, prevede l’arresto e una multa.

Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Leggi la legge completa sull’abbandono e il maltrattamento degli animali.

I rischi e i danni non riguardano solo le povere bestiole, ma anche tutti noi visto che tali animali sono responsabili di oltre 45.000 incidenti all’anno con 4000 feriti e 200 morti.

Come trasportare in macchina il proprio amico a 4 zampe

Per chi viaggia con il proprio amico a 4 zampe esiste la corretta modalità di trasportarli in auto dato che, in caso di incidente potrebbero venire sballottati nell’abitacolo con conseguenze anche fatali, anche per il conducente come ricorda l’articolo 169 del nuovo Codice della Strada.

Ci sono precisi obblighi per gli automobilisti che portano con sé, in macchina, i propri animali: sono obblighi che riguardano la sicurezza di uomini e animali e vanno seguiti con molta attenzione e applicati con responsabilità.

La legge è chiara: è vietato il trasporto libero di più di un animale domestico alla volta, e comunque mai “in condizioni da costituire impedimento o pericolo per la guida”, mentre è concesso in numero superiore a uno purché custoditi “in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore al posto di guida appositamente diviso da rete.

Ad oggi sono 3 i sistemi di ritenuta per gli animali: le cinture di sicurezza, che vanno agganciate a quelle in dotazione e assicurate intorno al cane, il trasportino, ovvero la gabbia di diverse misure dove tenerlo durante il viaggio; e la rete divisoria, la griglia che divide il vano portabagagli dall’abitacolo per evitare pericolosi “sconfinamenti”.

E per chi si preoccupa per lo stato dei sedili, esistono anche teli di protezione per i sedili posteriori da fissare con ganci e cinghie ai poggiatesta, realizzati in materiale idrorepellente, lavabile e antiscivolo adattabile a tutti i modelli, dal più compatto alla berlina.

Accorgimenti per un viaggio sereno

•applicare ai vetri dell’auto tendine parasole per evitare la luce diretta del sole
•se non si dispone di aria condizionata, evitare di viaggiare durante le ore più calde della giornata
•mai lasciare animali in auto da soli
•bagnare occasionalmente il muso e la fronte del pet per rinfrescarlo
•trasportare gatti, furetti e conigli sempre in gabbia o trasportino
•per tutta la durata del viaggio l’auto deve essere ben areata per evitare colpi di calore, ma senza esagerare per il rischio, opposto, di colpi d’aria
Per cani in particolare
•lasciarlo a digiuno per le 6-8 ore che precedono il viaggio; se si passa in macchina molto tempo, si possono dare piccoli pasti con cibo secco, preferibile sia per praticità che per minore possibilità di deterioramento a causa di sbalzi di temperature
•dare anche poca acqua sia prima della partenza che durante il percorso stesso, anche se fare bere (poco) ma spesso è fondamentale soprattutto nei periodi molto caldi
•se il tragitto richiede molte ore, programmare delle soste per permettergli di “sgranchirsi” le zampe e urinare
Per gatti in particolare
•Il gatto non può fermarsi a sgranchirsi le zampe o prendersi una boccata d’aria… il viaggio in macchina può essere stressante tanto per la naturale avversità del gatto ai luoghi non familiari, quanto per la chinetosi, meglio nota come “mal d’auto”
•prima del viaggio è bene effettuare alcuni “viaggi-prova” per far conoscere al gatto l’ambiente dell’auto, rimanendo magari prima fermi con il micio chiuso nel trasportino.
•i cuccioli che imparano subito a viaggiare in macchina con gli anni avranno sempre meno problemi fino al punto di superarli completamente.
•come le persone, anche il gatto soffre di più l’auto se viene collocato sul sedile posteriore: teniamolo quindi nel trasportino sul sedile accanto a quello di chi guida
•coprire il trasportino con un panno (sarà considerato come un riparo dal mondo esterno) e attrezzarlo con giochini vari (evitare prodotti masticabili che invece potrebbero creare problemi di digestione) in grado di distrarlo dal viaggio.

Cosa fare quando troviamo un cane abbandonato

1. Avviciniamoci al cane con calma, se possibile accucciati. Se notiamo che il cane arruffa il pelo, digrigna i denti o abbaia, lasciamo subito perdere e chiamiamo il 113 o i pompieri al 115 oppure al numero verde (solo in luglio e agosto) allestito dall’Enpa: 800.137.079.

2. Se invece riusciamo a farci accettare in maniera sicura, cerchiamo subito l’eventuale tatuaggio di riconoscimentoguardando nell’interno coscia o nelle orecchie.

3. Se abbiamo uno smartphone, cerchiamo su Google o sul sito delle Pagine Gialle “Veterinari” oppure ASL oppure lasede ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) più vicina.

4. Se ci sentiamo sicuri e vogliamo temporaneamente portarlo con noi, la prima cosa da fare è comunque portarlo da un veterinario che ne accerterà lo stato di salute fisica e mentale (potrebbe essere impaurito o traumatizzato) e verificare con un lettore specifico la presenza del microchip sottocutaneo che ne identifica provenienza e padrone.

(dire.it)

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