La saga emozionante dedicata all’uomo pipistrello torna ancora una volta sulle nostre console con l’ultimo capitolo intitolato Batman Arkham Knight che secondo le aspettative dei giocatori avrebbe ancor più di prima lasciato tutti senza fiato.
Forti di 24 milioni di copie vendute nel mondo e sbalorditi dal successo ottenuto finora, gli sviluppatori di Warner Bros, si sono messi subito al lavoro e per il Giugno scorso sono riusciti a regalare ai fan un altro sogno oscuro, ovvero l’ultimo capitolo della saga Batman. Il terzo capitolo della trilogia di Arkham ad opera dei Rocksteady è la consacrazione di quella saga che ha cambiato per sempre il mondo dei videogames, capace in un solo colpo di spazzare via lo stereotipo che vede associare ai videogiochi tratti da film, libri e fumetti dei prodotti di scarsa qualità. Arkham ci ha presentato il miglior Batman visto nella storia dei videogame, fissando un nuovo standard per quanto riguarda le produzioni di questo tipo. Con l’avvento del capitolo conclusivo di questa importantissima saga, le cose sono diventate davvero serie e Rocksteady ha avuto il difficile compito di terminare l’avventura nel migliore dei modi. La scelta è ricaduta sulla produzione di un capitolo straordinariamente maturo, più oscuro, serio e complesso.
Un gioco che, da un punto di vista strettamente narrativo, prende a cazzotti nello stomaco il giocatore, offrendogli continui colpi di scena e tematiche che si spingono spesso al confine tra la realtà e l’illusione. Il tema della follia, incarnato da Joker nei precedenti capitoli della serie, in Arkham Knight viene reinterpretato e assorbito da Batman, il cui viaggio si trasforma inevitabilmente in un cammino senza ritorno, dove il mondo inizia a cadere e la mente di Bruce Wayne comincia a soffocare sotto l’influsso delle tossine dello Spaventapasseri. La morte di Joker, che aveva chiuso il secondo capitolo della saga di Arkham (Batman Arkham city), si è trasformata in qualcosa di terribFile per Batman, facilitando così uno dei piani più malvagi dello Spaventapasseri e dei suoi alleati, che vede la presenza di un nuovo antieroe chiamato Cavaliere di Arkham, la cui identità resta un mistero. Nuove alleanze e nuove guerre nascono di continuo, con vicende che spesso si intrecciano con i sentimenti delle persone coinvolte, dando luogo ad improbabili rovesciamenti del punto di vista che mai ci saremmo aspettati in un gioco che si svolge in una sola notte.
Da questo punto di vista, dunque, Batman: Arkham Knight è il gioco con la storia più interessante e stratificata della trilogia. L’aspetto che, tuttavia, ci ha più impressionato in Batman: Arkham Knight si trova nell’enorme portata di questo gioco perchè non si parla solo di una maggiore dimensione della mappa di Gotham, che triplica quanto visto in Arkham City, ma parliamo di una campagna principale che supera le quindici ore di gioco, e che rappresenta appena un terzo dei contenuti di Arkham Knight.
È già in cima alle classifiche di vendita di mezza Europa e non è un caso che Warner abbia scelto di pubblicarlo più o meno in concomitanza con l’annuncio al Comic-Con di San Diego di Batman vs Superman: Dawn of justice, nuovo film in uscita a marzo 2016 e dedicato non solo al Cavaliere Oscuro: è una delle pellicole più attese della stagione, con Ben Affleck nella parte dell’uomo pipistrello e Henry Cavill in quella dell’uomo di acciaio che si fronteggiano per salvare il mondo.
Filippo Stati
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