“I giovani per i giovani contro la lotta alla droga: sarà questa la svolta sul tema della prevenzione del fenomeno”. Così l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo, intervenendo oggi alla cerimonia di premiazione delle borse di studio dell’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze, assegnate a giovani laureati in Psicologia e Medicina e Chirurgia che vogliono operare nell’ambito dei servizi alle persone con problemi di dipendenza. “Dopo la pubblicazione degli 11 nuovi bandi dedicati alle tossicodipendenze con oltre 2,3 milioni di euro d’investimento e 31 nuovi interventi da attivare sul territorio di Roma Capitale – prosegue De Palo – rinnoviamo il nostro impegno puntando proprio sui giovani per combattere il disagio giovanile. Si parla tanto di ‘fuga dei cervelli’, in realtà ci sono studenti che vogliono mettersi a servizio della città e noi vogliamo sostenerli. L’educazione tra pari sarà il metodo che consentirà ai ragazzi con forme di devianza di avere dei punti di riferimento positivi tra i loro coetanei. Consigli, aiuti e un’appropriata educazione possono dimostrarsi molto efficaci nell’educare all’uso di comportamenti sani. Con i giovani operatori possiamo superare le barriere di comunicazione ed entrare nel mondo giovanile con strumenti adeguati e puntuali, al passo con i tempi e aggiornati ai più recenti metodi scientifici”. La borsa di studio è stata istituita in sinergia con numerose Scuole di specializzazione in Psicoterapia ed enti qualificati. I vincitori sono 15 giovani studenti, di età compresa tra i 27 e i 30 anni, risultati più meritevoli rispetto all’attuale e crescente tema della tossicodipendenza. “Per il secondo anno consecutivo – sottolinea il Presidente dell’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze, Luigi Maccaro – si conferma la collaborazione tra l’Agenzia, le Scuole di Specializzazione in Psicoterapia e gli enti specializzati, per offrire a giovani laureati in Psicologia e Medicina una grande opportunità di formazione e specializzazione. È necessario che gli operatori impiegati nei servizi siano figure altamente qualificate, con una preparazione quanto più specifica per rispondere ai bisogni e alle esigenze delle persone che entrano in contatto con il fenomeno della tossicodipendenza”. Con la borsa di studio, riconosciuta da un’apposita giuria di psicoterapeuti, i giovani ricercatori avranno la possibilità di iscriversi, a titolo gratuito, al primo anno dei corsi di specializzazione o usufruire di un riduzione del 50% sul costo previsto per le prime due annualità. “Questa iniziativa – conclude De Palo – rappresenta anche una risposta concreta all’urgenza di stabilire un patto educativo tra istituzioni, scuola e società civile. Sono sempre più convinto che insieme si può vincere la sfida educativa anche in tema di dipendenza”.
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