Partenza choc del Milan che, dopo 5 giornate di campionato si ritrova con soli 5 punti in classifica e a -6 dalla vetta. I campioni d’Italia non partivano così male da 21 anni. Nel 1990/91, il Napoli, reduce dal secondo scudetto della propria storia, nelle prime 5 giornate conquistò appena 4 punti (allora si assegnavano 2 punti a vittoria), frutto di 1 vittoria (2-1 in casa sul Pisa), 2 pareggi (0-0 a Lecce e 1-1 in casa del Genoa) e 2 sconfitte (1-2 in casa dal Cagliari e 0-1 a Parma), in sostanza l’identico bilancio odierno dei rossoneri di Allegri. I partenopei chiusero quel campionato, vinto dalla Sampdoria, all’8/o posto con 37 punti (oggi sarebbero 48), staccati di 14 lunghezze dai blucerchiati.
Se la sponda rossonera piange, quella nerazzurra non se la passa certo meglio. L’Inter, che ha 4 punti in classifica, con uno score di 1 vittoria (3-1 a Bologna), 1 pareggio (0-0 interno contro la Roma) e 3 sconfitte (3-4 a Palermo, 1-3 a Novara e 0-3 in casa contro il Napoli), non partiva così male da 28 anni. Nel 1983/84 la squadra allenata allora da Luigi Radice, alla 5/a giornata aveva 3 punti (si assegnavano 2 punti a vittoria), con stesso bilancio di oggi: 1 successo (1-0 in casa sul Napoli), 1 pareggio (0-0 in casa contro il Torino) e 3 sconfitte (1-2 in casa dalla Sampdoria, 0-3 in casa della Lazio e 0-1 ad Ascoli). L’unica differenza è rappresentata dai gol subiti: 6 allora, mentre oggi sono 11, con i nerazzurri che hanno la peggiore difesa della serie A 2011/12. Ben 10 reti incassate in più dell’Udinese, che comanda sia la graduatoria della difesa più solida del torneo, sia la classifica generale con 11 punti, al pari della Juventus. L’ultima volta che i friulani erano stati in testa risaliva alla stagione 2000/01, quando alla 5/a giornata di A comandavano la classifica – in solitario – con 13 punti, frutto di 4 vittorie ed 1 pareggio. Uno sprint iniziale che non fu sufficiente a De Canio per salvare la panchina, visto che venne esonerato alla 23/a giornata dopo aver perso 1-3 in casa contro il Parma. Al suo posto subentrò Spalletti.
La Juventus, invece, l’ultima volta era stata in testa dopo 5 giornate nel 2009/10, quando con 13 punti condivideva il primato con l’Inter. Per la “Vecchia Signora” uno score di 4 vittorie ed 1 pareggio e uno sprint anche in questo caso poco fortunato, visto che Ferrara non concluse la stagione ma fu esonerato dopo la sconfitta in coppa Italia in casa dell’Inter per 1-2 il 28 gennaio 2010. Anche l’altro spicchio di Piemonte nella serie A 2011/12, il neopromosso Novara, può vantare un record: con 10 reti ha il miglior attacco del campionato, di cui 6 segnate negli ultimi 5 minuti di gara. Nessuno ha fatto meglio della squadra di Tesser nei rush finali di partita.
Dal profondo nord al sud, isole comprese, le note sono solo positive. Dietro alle due battistrada bianconere, a quota 10 punti ci sono tre club meridionali: Napoli, Palermo e Cagliari, di cui le ultime due hanno cambiato allenatore ad agosto. Tutti reduci da un successo, con gli azzurri che sono tornati a vincere in casa dell’Inter dopo 17 anni, i rosanero che ha vinto la terza gara in altrettante partite al “Barbera” in questo campionato ed il Cagliari che mai era partito così bene nella serie A dei 3 punti a vittoria. Due squadre emiliano-romagnole invece chiudono la classifica di serie A: Cesena e Bologna, le uniche senza vittoria in questo campionato e con 1 solo punto conquistato per entrambe. I rossoblù non erano mai partiti così male nella propria storia in serie A.
A cura di Football Data
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