(di Carlo Di Stanislao) – Domani parte Locarno, con l’edizione numero 65 ed un manifesto intricante, dove la bella e la bestia si uniscono assieme: cinema e spettatore sotto mentite spoglie e in intima simbiosi: due metà che si specchiano l’una nell’altra e si incontrano, con una grafica che distorce le immagini in un caleidoscopio di prospettive diverse, che finiscono per convergere, pur preservandone la personalità e il punto di vista.
Certo il Pardo alla carriera a Johnnie To, per il suo straordinario contributo al cinema come produttore e regista, con presentazione in Piazza Grande, della prima europea di Motorway (Che sau), il nuovo film prodotto da To e diretto da Soi Cheang.
Avremmo desiderato, da cinefili, che a Locarno 2012 fosse presentato anche Eye In The Sky, debutto alla regia di Yau Nai-hoi, ex sceneggiatore di To (che ha prodotto il film), crime story fatto con calcolata precisione, che mette in scena molti degli attori che regolarmente lavorano con To, compreso Simon Yam (qui un bravo ragazzo), Lam Suet e Cheung Siu Fai.
Altro premio già acclarato a Locarno 65, quello ad Arnon Milchan, cui va il riconoscimento Raimondo Rezzonico per il miglior produttore, perché, con oltre cento pellicole all’attivo, è uno producer indipendenti americani più prolifici e di maggiore successo degli ultimi venticinque anni.
Per l’occasione il Festival proietterà C’era una volta in America (1984) di Sergio Leone, Re per una notte (1983) di Martin Scorsese e il film cult di Terry Gilliam Brazil (1985).
E, ancora, il pubblico avrà la possibilità di partecipare a una masterclass sul cinema tenuta dalllo stesso produttore.
Certo anche il tema dell’Open Door 2012: dopo l’India dello scorso anno, quest’anno è la volta dell’Africa francofona, protagonista del laboratorio di coproduzione del Festival.
La sezione, che ogni anno coinvolge una regione diversa, mira ad aiutare e mettere in luce i registi e i produttori di paesi del Sud e dell’Est del mondo il cui cinema indipendente è fragile.
I 12 progetti finalisti verranno presentati nel quadro del laboratorio di coproduzione Open Doors (4-7 agosto) che avrà il compito di mettere in contatto i professionisti della regione prescelta con potenziali partner, soprattutto europei, al fine di favorire il sostegno necessario alla realizzazione dei progetti.
Sono diverse le personalità del cinema africano che confermato la loro presenza.
Fra queste i registi burkinabé Idrissa Ouédraogo, in Piazza Grande nel 1989 con Nonna (Yaaba), e Gaston Kaboré, César al miglior film francofono nel 1983 con Il dono di Dio (Wend Kuuni).
Altre due figure di spicco saranno il maliano Cheick Oumar Sissoko e il mauritano Abderrahmane Sissako, rispettivamente registi di Guimba (selezionato a Locarno nel 1995) e Bamako (selezionato a Cannes nel
2006).
Altra certezza il focus sul Messico per Carte Bianche, iniziativa augurata nel 2011 con la Colombia, che si propone di offrire una finestra sui film in fase di post-produzione di un paese, ogni anno diverso, dell’Asia, dell’Africa, dell’America Latina o dell’Europa del Sud-Est. E che vanta il sostegno della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
Grazie a un partenariato con Imcine, l’istituzione cinematografica messicana, Carte Blanche presenterà otto film in post-produzione, ognuno introdotto dal proprio produttore, ai diversi world sales e programmatori di festival che parteciperanno agli IndustryDays.
Certa è anche la retrospettiva su Otto Preminger, realizzata in collaborazione con la Cineteca svizzera e la Cineteca francese, dedicata al maestro hollywoodiano di origine europea (1905 -1986), con l’intera opera cinematografica del regista: una quarantina di pellicole che saranno proiettate nelle migliori copie
disponibili in 35mm.
E come per la retrospettiva dedicata a Ernst Lubitsch (2010) e quella a Vincente Minnelli (2011), le proiezioni saranno accompagnate da presentazioni di cineasti, attori e critici cinematografici. Parallelamente alle proiezioni dei film, il pubblico del Festival potrà assistere a una tavola rotonda moderata da Carlo Chatrian, curatore della retrospettiva.
E, in occasione dell’evento, sarà pubblicato un volume in francese e inglese, edito da Capricci in collaborazione con la Cineteca svizzera e il Festival di Locarno.
Opera meritoria, dal momento che oggi pochi ricordano il regista e produttore austriaco che, attivo nella Hollywood degli anni ’50-70, fu anticonformista e lucido osservatore dei comportamenti umani e trattò frequentemente tematiche scabrose (crimine, droga, corruzione, pregiudizî razziali, ecc.), con grande intelligenza e sensibilità.
Tra i suoi film, si ricordano: Laura (Vertigine, 1944); A royal scandal (1945); Fallen angel (1946); The moon is blue (La vergine sotto il tetto, 1953); Carmen Jones (1954); The man with the golden arm (1955); Saint Joan (1957); Bonjour tristesse (1958); Porgy and Bess (1959); Anatomy of a murder (1959); Exodus (1960); Advise and consent (Tempesta su Washington, 1961); Hurry sundown (… E venne la notte, 1967); Tell me that you love me Junie Moon (1970); The human factor (1979).
Ha pubblicato una autobiografia nel 1977 ed è morto nel 1986.
Certa, infine a Locarno, la novità Step In: focus sulla distribuzione e sulla commercializzazione del cinema europeo nei paesi dell’Europa dell’Est e dell’Europa centrale, rivolta all’industria cinematografica, ideata come piattaforma di scambio per affrontare le problematiche legate alla distribuzione e alla commercializzazione dei film europei. Setp In si concentrerà q sulla diffusione del cinema europeo nei paesi dell’Europa dell’Est e dell’Europa centrale, dove la problematica è particolarmente urgente. Dodici importanti esponenti del settore (esercenti o distributori scelti in collaborazione con la CICAE ed Europa Distribution in rappresentanza dei dodici paesi dell’Europa orientale e centrale che partecipano al Programma MEDIA) saranno invitati a Locarno durante gli Industry Days (4-6 agosto). L’evento prevederà un workshop riservato ai professionisti del settore in questione, una tavola rotonda sulla situazione del mercato della regione nonché incontri individuali. La sezione è organizzata grazie al sostegno del Programma MEDIA, in collaborazione con la CICAE, Europa Distribution, Europa International, Festival Scope e Film New Europe.
(98)