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Cinema e giovani a Bologna ed altri luoghi

Cinema e giovani a Bologna ed altri luoghi

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(Di Carlo Di Stanislao) Dal 18 al 24 marzo, a Bologna, la settima edizione dello Youngabout International Film Festival”, rassegna dedicata agli adolescenti, con film, dibattiti, feste, masterclass, workshop e un premio in memoria di Angelo Vassallo, il coraggioso sindaco di Pollica ucciso in un vile agguato mafioso.

Il filo conduttore di tutte le iniziative è la “passione”, nelle sue molteplici declinazioni: energia allo stato puro, motore della vita, spinta per scelte coraggiose e altruiste.

A festival parteciperanno come curatori, animatori, spettatori e giurati, ragazzi fra i 13 ed i 26 anni e tutte le iniziative si svolgeranno, come nelle precedenti edizioni, nel cinema Odeon: una delle sale storiche della città.

Come nel passato, tre i premi assegnati da due giurie, una di ragazzi e una istituzionale, per un totale di mille euro, offerti da Aspirides (Centro Anni verdi), per il miglior corto delle scuole, il miglior corto amatoriale ed il miglior mediometraggio.

Inoltre due “Buoni Comet”, messi a disposizione da Europe Direct per la Sezione medio metraggi, mentre al miglior corto sezione professionisti sarà assegnata una Targa.

Poca spesa e molta iniziativa per un festival dal tono minore ma di altissimo valore, capace di abituare i giovani al buon cinema e avvicinare tutti ai temi più scottanti della attualità.

Per ulteriori dettagli ed informazioni: www.youngabout.com; [email protected].

Non sono molti i festival cinematografici dedicati ai giovani. Il più celebre è il Giffoni, nato nel 1971 da un’idea dell’allora diciottenne Claudio Gubitosi e molto famoso è l’Encounters -Short Film and Animation Festival di Bristol , mentre estremamente interessante è il “Festival del Cinema Giovane”, che si organizza a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pieve a Nievole, in provincia di Pistoia,  in collaborazione con l’Associazione Cantiere di Critica Culturale e la direzione artistica collettiva di Maurizio Tuci, Nancy Aluigi Nannini, Andrea Cardelli e Massimiliano Schiavoni, con una proposta in cui si coniugano l’attenzione al cinema contemporaneo europeo, con la riscoperta di film di grandi maestri del passato, il lavoro di cinema antropologico fatto a partire dal territorio della Valdinievole, con l’incontro con progettualità di importanti festival stranieri, la retrospettiva che ha al centro l’animazione cinematografia secondo la tecnica della silhouette, con i laboratori di stop motion rivolti ai ragazzi.

Inaugurato nel 2011, nella edizione dello scorso anno sono stati presentati due film rivelazione: “L’estate di Giacomo” del giovane regista italiano Alessandro Comodin e “Tomboy” della regista francese Céline Sciamma, pellicole che hanno dato vita a dei veri e propri casi cinematografici, sia per le tematiche che per gli stili.

Moto interessante anche la retrospettiva dedicata alla maestra tedesca Lotte Reiniger, che ha permesso di vedere per la prima volta alcuni film animati con la tecnica della silhouette, belli e rarissimi ed il documentario “Il tempo degli altri”: lavoro collettivo nato nel territorio della Valdinievole, come messa a frutto del programma di formazione cinematografica che connota il festival.

Vale la pena, infine, ricordare l’attenzione rivolta ai giovani (come autori e fruitori) dal “Festival del Cinema Indipendente” di Foggia e dal “Festival del Cinema Città di Spello”, che parte oggi e si conclude il 3 marzo, con eventi nei quattro comuni che fanno parte della Strada dei Vini del Cantico (Spello, Marsciano, Torgiano e Monte Castello di Vibio), manifestazione organizzata dall’Associazione Culturale Aurora e che dà largo spazio alle professioni che lavorano dietro le quinte e prevede, quest’anno, come eventi clues la proiezione rivolta alle scuole del film “Bellas Mariposas”, di Salvatore Mereu, tratto dall’omonimo libro di Sergio Atzeni, che ripercorre una intensa giornata nella vita di due giovani amiche alla periferia di Cagliari; “Tutti i santi giorni” di Paolo Virzì, divertente e romantica storia d’amore ambientata a Roma, fra un portiere di notte amante di lingue antiche e di santi e una aspirante cantante impiegata in un autonoleggio e, infine, “Itaker” di Toni Trupia, racconto di un viaggio dall’Italia alla Germania del 1962, di un bambino di 9 anni orfano di madre che va a cercare il padre emigrato di cui da tempo non si hanno notizie, accompagnato da un sedicente amico del padre, che in Germania è alla ricerca di un riscatto personale.

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