Per il Dipartimento Politiche Antidroghe e’ “allarme” abuso energy drink tra i giovani. L’effetto stimolante, infatti, “puo’ causare un’eccessiva superficialita’ nella capacita’ di giudizio e nei comportamenti, alterando la percezione del proprio stato e del reale livello di ubriacatura”. Sono questi i risultati dello studio pubblicato su ‘Addictive Behaviors’, che dimostrano come i consumatori di questi cocktail “bevono di piu’, abbandonano piu’ tardi i locali, e sono quattro volte piu’ propensi a mettersi alla guida. Le bevande energizzanti rendono le persone che ne fanno uso ‘allertate ed ubriache’, un mix che “puo’ risultare letale per se’ stesse e per gli altri”.
Secondo quanto spiega il Dpa, “lo stato di ebbrezza viene piuttosto mascherato, mentre segnali come la fatica e la sonnolenza risultano attenuati ma restano in agguato, poiche’ la concentrazione ematica di alcool non viene modificata. Una volta terminati gli effimeri effetti della bevanda energetica, la sbornia si puo’ materializzare acutamente con i suoi sgradevoli sintomi: vomito, cefalea, disequilibrio, mancanza di coordinamento, sonno e disidratazione, condizione aggravata sia dalla caffeina che dall’alcol, ed eventualmente anche dall’eccessivo riscaldamento in ambienti quali la discoteca”.
Anche la Societa’ Italiana di Farmacologia e l’Associazione Italiana del Farmaco hanno piu’ volte espresso la “preoccupazione” condivisa dal Dipartimento, sui “crescenti consumi ed abusi di queste sostanze tra i giovani e la necessita’ di apporre sulle etichette di questi prodotti una avvertenza che ne sconsigli l’uso a soggetti cardiopatici ed ipertesi”. La stessa Societa’ italiana di Pediatria ha segnalato piu’ volte che “un apporto eccessivo di caffeina, puo’ provocare problemi all’apparato cardiocircolatorio provocando tachicardia ed ipertensione, interferisce sull’assorbimento del calcio e aumenta il rischio di erosione dentaria e puo’ indurre dipendenza”. Inoltre il consumo abituale di energy drink risulta associato a “un aumento dei livelli di stress e a un peggioramento delle perfomance scolastiche”.
Per Giovanni Serpelloni, capo del Dpa, “quello che preoccupa e’ l’abuso crescente tra i giovani di queste bevande specie d’estate. Alcuni giovani arrivano ad ingurgitare anche tra gli 8 e 15 drink in una serata, immettendo nel fisico una quantita’ di caffeina che puo’ arrivare fino a 1500 mg e che se unita contemporaneamente ad alcol, anfetamina, cocaina o cannabis puo’ dare luogo ad un mix estremamente dannoso per la salute potendo provocare la comparsa di crisi cardiache (aritmie maligne sopraventricolari) e in persone vulnerabili, anche crisi epilettiche. Vale la pena ricordare che la stimolazione caffeino-indotta del Sistema Nervoso Autonomo di tipo simpatico comporta un aumento della pressione cardiaca e dell’afflusso di sangue ai muscoli, una diminuzione dell’afflusso di sangue alla pelle ed agli organi interni, compreso il cervello, ed il rilascio di glucosio da parte del fegato. E’ importante che i giovani conoscano gli effetti negativi di queste bevande e per questo continueremo a sensibilizzare non solo i giovani, ma anche le famiglie nella giusta direzione contro il fenomeno dell’alcol associato all’abuso di questi drink”.
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