Sabato 6 agosto sarà ELIO il protagonista del quinto appuntamento di TeatroCultura 2011, dedicato al teatro e all’opera: il poliedrico artista milanese, senza le sue Storie Tese, porterà in scena lo spettacolo “FIGARO IL BARBIERE”, libero racconto di Roberto Fabbriciani con musiche ridotte da “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini. Lo spettacolo si terrà alle ore 21.00 presso il palco coperto adiacente al Palazzo di Città (Lungolago Pallanza – Piazza Garibaldi; in caso di maltempo c/o Palazzetto dello Sport di Verbania-Intra – ingresso libero).
“FIGARO IL BARBIERE” è una proposta in versione cameristica de “Il Barbiere Di Siviglia”. Accanto alla musica di Rossini, nella riduzione originale dell’epoca, lo spettacolo prevede un narratore, interpretato da ELIO, che, dialogando con il pubblico, racconta i momenti salienti e introduce i personaggi, con l’obiettivo di rendere l’opera lirica accattivante e apprezzabile per un pubblico di giovani.
Lo spettacolo di Elio “FIGARO IL BARBIERE” del 6 agosto fa parte del calendario di TEATROCULTURA – TECU 2011, un palinsesto di eventi, conferenze e incontri con personaggi di spicco del mondo della cultura e dello spettacolo, che nasce come accompagnamento culturale al progetto di realizzazione del Teatro-Centro Eventi Multifunzionale (CEM) di Verbania (il cui progetto definitivo è già stato consegnato nel dicembre del 2010), progettato dall’architetto Salvador Perez Arroyo e interamente finanziato da Arcus (Società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali) e dalla Fondazione BPI. TECU 2011, che coinvolgerà con le sue proposte culturali la città di Verbania tra l’11 giugno 2011 e il 26 gennaio 2012, è voluta dal Sindaco di Verbania Marco Zacchera e dall’Amministrazione Comunale ed è ideata con la collaborazione di Smoking Productions di Paola Palma, direttrice artistica della rassegna e consulente specialistica del Gruppo Arroyo.
Lo spettacolo
“FIGARO IL BARBIERE”
“Figaro il barbiere” è una proposta in versione cameristica de Il barbiere di Siviglia di G. Rossini. Alla musica di Rossini, nella riduzione originale dell’epoca, si unisce un narratore che, dialogando con il pubblico, racconta i momenti salienti e introduce i personaggi. L’obiettivo è rendere l’opera lirica accattivante e apprezzabile a un pubblico di giovani.
Nella storia del melodramma esiste il bizzarro caso di una professione (non particolarmente affascinante) che ha avuto l’onore di ben tre grandi Opere dove compare come protagonista assoluta. La professione è quella del barbiere, e le Opere ad essa dedicate sono i due famosi “Barbiere di Siviglia”, rispettivamente di Paisiello e Rossini, e “Le nozze di Figaro” di W.A. Mozart. II frequentatore dei Teatri operistici non di rado si trova a dover assistere alle peregrine evoluzioni di personaggi improbabilissimi, i cui nomi hanno reso la vita infelice a molti figli di famiglie melomani che li hanno voluti chiamare Assalonne, Aida, Sigfrido, Escamillo o, addirittura, Nabuccodonosor. Si trattava perlopiù di Faraoni, Gran Sacerdoti Illirici, Re Mesopotamici, Eroi Nibelungici, Regine Nubiane e Sacerdotesse Galliche. Ed è in questo ciarpame rivestito di cotonina stampata e bigiotteria dozzinale che irrompe l’ottimo Figaro con 1a sua carica di simpatia, la sua inventiva e, perche no?, con la sua umanissima esperienza nell’arte di arrangiarsi. Figaro prosegue la grande tradizione degli Scapini e dei Leporelli, ma non si presta volentieri a far da spalla a protagonisti di più illustre casata: egli emerge vivacemente come un demiurgo, un astuto diplomatico, un consumato stratega che manipola uomini e cose al fine di assecondare i suoi desideri ed i suoi interessi. Eccolo quindi mettere in scacco l’avarizia e la dabbenaggine, soccorrere l’amore contrastato, incoraggiare le buone cause, affrontare gli usurpatori dell’altrui buona fede, farsi paladino della giustizia spicciola, intrigare ai danni degli intriganti. Il tutto con le semplici ed innocue armi del pennello da barba, del rasoio e del pettine. E chi meglio di un barbiere, allora, potrà raccontare le gesta del suo illustre predecessore. II pazientissimo cliente siede sulla poltrona nichelata, ed assiste sgomento al periglioso mulinare dell’affilatissimo rasoio attorno alle sue indifese fattezze. II barbiere s’infervora sempre di piu’ nel narrare l’ormai passata grandezza dei suoi colleghi d’altri tempi. Gli altri clienti in attesa, abituati da anni alle sparate del loro Figaro, intermezzano la farraginosa narrazione con le arie più note dell’Opera rossiniana, eseguendo gli arrangiamenti che si stamparono in Germania nel 1820. <<Qualcuno forse si scandalizzerà ma da un barbiere, com’è ormai noto ai più, ci si può aspettare di tutto; anche di sentirlo cimentarsi in un mestiere non suo, interrompendo, ahimè, un delicatissimo “contropelo” >>(Roberto Fabbriciani).
Gli interpreti
ELIO
Nato in una zona di Milano, in tenera età si trasferisce in un’altra zona di Milano, ma sempre in periferia. Poi dopo tanti anni va ad abitare fuori Milano, ma non tanto, dove abita tuttora, ma in periferia nella zona dove era andato in tenera età che ho detto prima. Milano, città che ha dato i natali ad Elio, è anche la città dove va a scuola, elementari, medie, liceo scientifico Einstein, con Mangoni, università di ingegneria (politecnico) terminata con calma, scuola civica di musica dove suona il flauto traverso e si diploma anche al conservatorio G. Verdi di Milano, che però G. Verdi è nato a Busseto ma non c’è neanche da fare il paragone per scherzo. In più gioca a pallone nella Milanese, nel Fatima, nel Corsico fino all’età di 18 anni, poi gioca a baseball nell’Ares, sport che gli piace tuttora. Obblighi militari assolti dall’86 all’88, dal 1979 cerca di far divenire realtà il sogno di Elio e le Storie Tese.
ROBERTO FABBRICIANI
E’ nato ad Arezzo. Interprete originale ed artista versatile ha innovato la tecnica flautistica moltiplicando con la ricerca personale le possibilità sonore dello strumento. Roberto Fabbriciani ha collaborato con i maggiori compositori che gli hanno dedicato numerose ed importanti opere: S. Bussotti, J. Cage, E. Carter, N. Castiglioni, A. Clementi, L. De Pablo, F. Donatoni, J. Feld, B. Ferneyhough, J. Françaix, H. Genzmer, A. Guarnieri, T. Hosokawa, E. Krenek, G. Kurtág, G. Ligeti, L. Lombardi, O. Messiaen, E. Morricone, L. Nono, G. Petrassi, W. Rihm, J.C. Risset, J. Rodrigo, N. Rota, N. Sani, G. Scelsi, S. Sciarrino, D. Schnebel, M. Sotelo, K. Stockhausen, T. Takemitsu, I. Yun. E’ stato frequentemente invitato ai seguenti Festivals: Biennale di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino, Spoleto, Londra, Edimburgo, Parigi, Madrid, Bruxelles, Luzern, Salisburgo, Wien, Lockenhaus, Varsavia, Biennale di Zagreb, Dubrovnik, S. Pietroburgo, Donaueschingen, Köln, München, Berlin, Tokyo. Ha suonato come solista con orchestre quali l’Orchestra della Scala di Milano, dell’Accademia S. Cecilia di Roma, le Orchestre della RAI, ECYO, LSO, London Sinfonietta, RTL Luxembourg, BRTN Brussel, Orchestre Symphonique de la Monnaie, WDR di Colonia, SWF di Baden-Baden, Deutsches Symphonie- Orchester Berlin, United Berlin, Bavarian Chamber Orchestra, Bayerischer Rundfunks, Münchener Philharmoniker con i direttori C. Abbado, L. Berio, E. Bour, R. Chailly, S. Comissiona, P. Eötvös, V. Fedoseyev, G. Gavazzeni, C. Halffter, D. Kachidse, B. Maderna, P. Maag, I. Metzmacher, R. Muti, Z.
Pesko, J. Pons, G. Sinopoli, A. Tamayo, L. Zagrosek. Innumerevoli le registrazioni effettuate per varie emittenti radiotelevisive e incisioni discografiche. E’ stato docente di flauto presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze, dei corsi di alto perfezionamento presso l’Università Mozarteum di Salisburgo e presso la New York University.
FABIO BATTISTELLI
Si è brillantemente diplomato presso il Conservatorio di Perugia. Si propone al pubblico indifferentemente quale solista o come membro di gruppi cameristici ed ha svolto attività concertistica in alcune fra le più prestigiose sale da concerto del territorio nazionale ed europeo, oltre che in Sud America, Stati uniti, Canada e Nord Africa. Ha inciso per la Fonit-Cetra ed ha partecipato a diverse trasmissioni televisive e radiofoniche della RAI. Profondo conoscitore della musica contemporanea, ha suscitato molto interesse da parte di alcuni tra i più autorevoli Autori del nostro tempo, che hanno voluto dedicare al musicista alcune opere. Ha effettuato alcune prime esecuzioni assolute di brani scritti da importanti compositori del nostro tempo. Ha debuttato nell’ottobre del ’98 alla Carnegie Hall di New York.
MASSIMILIANO DAMERINI
Genovese, ha compiuto gli studi musicali nella sua città, sotto la guida di Alfredo They e di Martha Del Vecchio, diplomandosi in pianoforte e composizione. Considerato uno degli interpreti più rappresentativi della sua generazione, ha suonato in alcuni dei più importanti teatri e sale da concerto del mondo: Konzerthaus di Vienna, Barbican Hall di Londra, Teatro Alla Scala di Milano, Teatro Colòn di Buenos Aires, Herkules Saal di Monaco, Salle Gaveau di Parigi, Victoria Hall di Ginevra, Tonhalle di Zurigo, Auditorio Nacional di Madrid, collaborando in qualità di solista con prestigiose orchestre, quali: London Philharmonic, BBC Symphony, Bayerischer Rundfunk, Sinfonica di Budapest, Radio Olandese, WDR di Colonia, NDR di Amburgo, SWF di Baden-Baden, Orchestre Philarmonique Suisse, Accademia di S.Cecilia in Roma, RAI, Orquesta Nacional Española, Orquesta Sinfonica Portoguesa, e partecipando a festival internazionali, quali: Maggio Musicale Fiorentino, Biennale di Venezia, Berliner Festwochen, Holland Festival, Wien Modern, Donaueschingen, Biennale di Zagabria, Festival d’Automne di Parigi, Festival Paìz di Antigua (Guatemala), Takefu Music Festival (Giappone). Oltre ad innumerevoli registrazioni per varie reti radiotelevisive europee ed americane, ha inciso per molte etichette discografiche, tra cui: EMI, Etcetera, Arts, Koch, Ricordi-BMG, Accord, Marco Polo, Col Legno, Dynamic, Agorà, Musikstrasse, Fonit-Cetra. Moltissime le opere pianistiche a lui dedicate da autori quali: Ambrosini, Di Bari, Donatoni, Fellegara, Ferneyhough, Gaslini, Gentilucci, Landini, Oppo, Porena, Sciarrino, Skrzypczak, Sotelo, Tanaka, Vacchi. E’ spesso invitato in giuria in importantissimi concorsi pianistici internazionali, e tiene masterclasses di perfezionamento in tutta Europa: è stato tra l’altro docente agli Internazionale Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt nel 1998, e ai corsi organizzati dal Centre Acanthes ad Avignone nel 1999.
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