(di Giuseppe De Girolamo) – L’ultimo saluto al papà delle Miss è stato veramente commovente non tanto per la gran moltitudine di popolo ed ovviamente di tantissime Miss, da quelle che hanno raggiunto il massimo obiettivo della corona, fascia e scettro prima ed ultimamente solo della corona e fascia, unitamente ad alcune che ricordano come insegnamento anche la sola partecipazione ad un concorso così serio come Enzo aveva ptreteso che fosse e Patrizia ne stà continuando gli intendimenti, ma dall’emozione e riverenza che ogni singola persona presente in Piazza del Popolo a Roma, ha voluto riservare all’uomo che ha dato una grande immagine all’Italia, artefice storico di anni di costume del nostro Paese. Un uomo dalle capacità decisionali, innovative e creative dell’impresa ereditata da Dino Villani, che già nel 1953 lo videro organizzare ad Ischia una selezione di Miss Italia e che nel 1959 quando con gran gioia iniziò il suo ruolo di patron del concorso Miss Italia realizzò la sua prima finale nazionale ad Ischia che regalò all’Italia la bellezza della napoletana Marisa Jossa, riproposta dalla figlia Roberta Capua nel 1986 con l’elezione a Miss Italia in quel di Salsomaggiore Terme.
Dicevamo potere decisionale e chi ha vissuto alcuni anni al suo fianco ricorda come Enzo risolveva i problemi, ogni qual volta si presentavano e non sono mai stati pochi per un concorso così importante, ad esempio anni addietro ricordo che in una prefinale di Miss Italia, dal mattino si era giunti alle ore 24 circa e la giuria non riusciva a selezionare le 120 ragazze che dalle 260 dovevano passare in finale e lui con il suo carattere imperativo , ma sempre mirato alla grande giustizia di selezione della bellezza femminile, si mise al centro della giuria e fece risfilare rapidamente le concorrenti scegliendo in poco più di un’ora le finaliste. Sono cose che in pochi sanno decidere ed attuare con tanta determinazione, quella stessa determinazione che ha portato la kermesse che era scesa di tono ed importanza prima che lui la prendesse in mano a divenire il concorso di bellezza più amato dagli italiani e nel mondo. Grande è il mio dolore per la perdita di un grande amico e anche padre per i tanti consigli da lui avuti. I ricordi mi portano a pensare i tanti momenti vissuti insieme a Enzo Mirigliani, avendolo conosciuto nei primi anni dell’80, essendogli stato vicino nelle finali nazionali dal 1988, ed essendo stato nell’anno 1999 premiato da lui con targa e diploma per il successo avuto con le foto scattate negli anni, esposte nella mostra “Premio ai fotografi di Miss Italia” appositamente allestita a Salsomaggiore in occasione dei festeggiamenti dei “60 anni di Miss Italia”, in riconoscimento “Per aver con queste immagini ritratto la storia del concorso contribuendo a renderlo un evento di costume e farlo entrare nel cuore degli italiani”.
Le gesta di Enzo vanno ricordate anche per aver voluto aggiungere al più storico concorso “Miss Italia”, nel 1991 la creazione di “Miss Italia nel Mondo” un concorso dedicato agli italiani nel mondo con la partecipazione di ragazze che residenti all’estero vantano un’origine italiana attraverso uno stretto legame con l’Italia dettato da un genitore o nonno. L’uomo che soleva ricordare le sue origini e quelle del suo popolo italiano e principalmente meridionale ed ancor più calabrese raccontando ad inizio di ogni sua conferenza stampa l’emigrazione di questi con una valigia di cartone tenuta chiusa da una corda che la legava ed il raggiungimento di successi lavorativi all’estero dove venivano apprezzati per la loro operosità e capacità di lavoro, è ora il messia attraverso sua figlia Patrizia e suo nipote Nicola, il curatore dall’alto dei cieli del proseguimento dell’impresa da lui creata per la più bella immagine dell’Italia in tutti i sensi. Ai suoi funerali svoltisi a Roma, nella Basilica di Santa Maria del Popolo, con un rito funebre officiato dal vescovo emerito della diocesi di Catanzaro Mons. Antonio Ciliberti (Mirigliani era nato in questa provincia, a Santa Caterina sullo Jonio), lo stesso vescovo, rivolto alla famiglia, la moglie Rosy, le figlie Rosaria e Patrizia, il nipote Nicola, ha parlato di Enzo come di un uomo speciale che ha onorato la sua regione e il nostro paese. All’omelia, erano presenti tutti i responsabili regionali del concorso che, al termine, hanno portato a spalla il feretro fin nella Piazza del Popolo.
Presenti i conduttori televisivi di Miss Italia in primis quello scelto da Enzo all’inizio delle dirette Rai Uno del suo concorso nell’88 c del quale sembrerebbe proprio che Enzo abbia voluto attendere il ritorno sulla scena di Miss Italia del suo Fabrizio Frizzi, per approvare nuovamente la sua bravura prima di lasciarci. Presenti anche gli altri artefici delle presentazioni di altre edizioni di Miss Itala: Carlo Conti, Milly Carlucci, Massimo Giletti, insieme al vicedirettore di RaiUno Gian Vito Lomaglio e al capostruttura Antonio Azzalini, rappresentanti della città di Montecatini Terme e delle aziende sponsor del Concorso, Gabriele Di Nucci organizzatore eventi di Montecatini, personaggi dello spettacolo tra i quali gli attori campani Sebastiano Somma, Mirella Sessa e Vincenzo Soriano che si è soffermato a lungo a confortare Patrizia con parole di grande stima verso il grande Enzo conosciuto attraverso un suo amico giornalista. Erano presenti Stefania Bivone, eletta Miss Italia pochi giorni fa e, inoltre, Elsa Martinelli, Nadia Bengala (Miss Italia 1988), Denny Mendez (Miss Italia 1996), Gloria Bellicchi (Miss Italia 1998), Edelfa Chiara Masciotta (Miss Italia 2005), Claudia Andreatti (Miss Italia 2006), Manila Nazzaro (Miss Italia 1999), Cinzia Fiordeponti (Miss Italia 1979) e tante altre “ragazze di Miss Italia”. Nel corso del rito, il Coro Aurea Musicale ha eseguito “Fratello Sole” di Ortolani, l’ “Ave Maria” di Gounod, l’Ave Verum di Mozart e musiche gregoriane.
La salma di Mirigliani sarà tumulata nel cimitero del Verano, a Roma.
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