Diciannove studenti canadesi sono arrivati a Roccamontepiano, in provincia di Chieti, ospiti graditi di un progetto culturale voluto dal Comune e che sta impegnando l’intera comunità dal 17 luglio al 2 agosto. Un rapporto di amicizia e di collaborazione tra la comunità roccolana in Abruzzo e quella emigrata ad Ottawa, capitale canadese, che impegna i rispettivi Comuni e le associazioni locali. L’iniziativa ha trovato consenso ed entusiasmo da parte dei giovani e delle famiglie dei due Paesi per essere un modo diretto di relazionarsi con il mondo. Ad organizzare l’accoglienza il Comune e le famiglie di Roccamontepiano, che ospiteranno la comitiva degli studenti, ragazze e ragazzi tredicenni, in arrivo dal Canada. Trascorreranno un periodo di vacanza e studio in Abruzzo, poi tre giorni a Roma.
Ormai da un decennio Roccamontepiano ha costruito e mantenuto rapporti con i propri emigranti sparsi per il mondo e questa iniziativa è solo l’ultima di una lunga serie. Lo scorso anno ad essere stati ospiti in Canada una delegazione di 13 studenti del paese tramite la comunità italiana e le famiglie canadesi. Insomma il Canada chiama l’Italia e i due Paesi lavorano da sempre per far sentire le giovani generazioni sempre più vicine. Coinvolti nel progetto gli istituti scolastici dei rispettivi Paesi, l’associazione degli italiani di Ottawa, il Ministro per gli Affari Esteri, John Baird, l’Ambasciata italiana in Canada e il Sindaco di Ottawa, Jim Watson, che hanno partecipato e condiviso l’iniziativa con i nostri emigranti lo scorso mese di giugno, durante una festa di gala.
“Il Comune di Roccamontepiano – ha dichiarato il sindaco Adamo Carulli – in collaborazione con la Città di Ottawa, le Associazioni Italo-Canadesi della Capitale, la Greenbank Middle School e la Carleton Discrict School Board di Ottawa, la Scuola Media “Ignazio Silone” di Roccamontepiano, intende proseguire nel programma di scambio culturale già iniziato nell’anno scolastico 2009-2010 a favore degli studenti della scuola secondaria di primo grado di Roccamontepiano e gli studenti della scuola media della città di Ottawa in Canada. Il progetto offrirà ai nostri studenti la possibilità di approfondire la lingua inglese ospitando ragazzi canadesi presso le proprie abitazioni e partecipando alle attività culturali e di svago appositamente pianificate per loro dal Comune di Roccamontepiano. Lo stesso progetto offrirà agli studenti della Capitale canadese, anche di origine italiana, l’opportunità di conoscere la lingua italiana attraverso la partecipazione ad un corso di lingua italiana e ad attività e eventi giornalieri incentrati su aspetti culturali e storici particolarmente rilevanti della Provincia di Chieti. Gli studenti canadesi, insieme ai nostri ragazzi, avranno la possibilità di frequentare la colonia marina organizzata dal Comune di Roccamontepiano, di visitare la città di Roma con i suoi monumenti più noti e il Parlamento, la città capoluogo d’Abruzzo, L’Aquila, danneggiata dal sisma del 6 aprile 2009, il Cimitero canadese e il Museo della Battaglia di Ortona, la città di Chieti, il Museo delle Genti d’ Abruzzo e la casa di Gabriele d’Annunzio a Pescara. Inoltre tutti i ragazzi saranno ricevuti in udienza dal Santo Padre, Benedetto XVI”.
La comitiva studentesca è giunta in Italia domenica mattina, il 17 luglio scorso, nel pomeriggio è stata ricevuta in municipio a Roccamontepiano e alle ore 20, presso la Piana del Convento San Francesco Caracciolo, si è tenuta una festa di accoglienza con musica, canti e balli tradizionali a cura del GUTA (Gruppo universitario tradizioni antiche). Nei giorni seguenti i ragazzi hanno apprezzato le acque dell’Adriatico a Francavilla al Mare, hanno poi visitato, all’ombra della Majella madre, le Gole di Fara San Martino e i ruderi dell’antico monastero, infine la visita al Pastificio De Cecco, che produce una delle paste alimentari più apprezzate al mondo.
L’antica origine di Roccamontepiano risale all’alto Medioevo, al periodo dell’invasione longobarda e dell’espansione monastica benedettina. Numerosi documenti storici l’attestano. Questa fu l’epoca in cui attorno al vicino Monastero di San Liberatore a Majella – a Serramonacesca, in provincia di Pescara – coesistevano i feudi di Pomaro, San Pietro, Sant’Angelo e Polegra. Feudi i cui toponimi sono rimasti nelle contrade dell’attuale Roccamontepiano. Tali possedimenti vennero poi trasmessi a San Liberatore, che arricchì il territorio con chiese e monasteri.
Per quanto riguarda l’antica Rocca, andata distrutta dalla terribile frana del 24 giugno 1765, se ne ha menzione per la prima volta nelle carte compilate dal geografo arabo Al Idrisi per il Re Ruggero d’Altavilla nella seconda metà del secolo XII, descritta come “Ruqqua N’Lan”, in altri documenti del Trecento come “Rocca Montis Plani” o “Rocca De Monte Plano”. Il processo d’incastellamento si compì in diversi secoli. Soltanto in documenti del Cinquecento i feudi venivano dichiarati disabitati e conseguentemente l’intero abitato, arroccato attorno al castello principale, costituiva la “Rocca Monte Plano”, andata poi completamente distrutta.
L’odierno abitato conserva ben poco della struttura antica. Sopravvissero a quel cataclisma il Monastero di San Pietro, il Convento di San Francesco, la Chiesetta di San Rocco, la chiesetta della Madonna della Neve e la chiesa della Madonna delle Grazie. La frana, oltre a distruggere l’intero centro abitato, facendo più di cinquecento vittime, determinò una ricostruzione delle abitazioni in maniera sparpagliata sull’intero territorio, essendo venute meno le ragioni di difesa da pericoli esterni proprie del periodo medioevale.
Angelo Filoso – Il Postino
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