Scialpi non ci sta e, dopo il rifiuto di Sanremo di duettare col marito, esce con un brano manifesto dal titolo ‘Pettirosso’. Intervenuto a una trasmissione radio, il cantante aveva spiegato che il brano era già piaciuto l’anno scorso ma le selezioni erano già chiuse.
Lo ha riproposto quest’anno spiegando di volerlo cantare insieme al marito, ma non ha mai ricevuto risposta. Scialpi non ha dubbi: si tratta di discriminazione.
Scritto e cantato dall’artista e da Roberto Blasi con cui è convolato a nozze lo scorso anno, il testo parla “del transessualismo, delle coppie gay e delle problematiche che affrontano giornalmente. E’ molto bello ma un po’ crudo” spiega Blasi.
Non solo: la coppia si è fatta paladina dei diritti civili dichiarando alla stampa di voler promuovere il progetto tra la discussione al senato del ddl Cirinnà e l’inizio di Sanremo 2016, proprio per sottolineare la discriminazione subita.
“Dicono l’hanno visto. Vestito come una dea. Un tatuaggio sul cuore. Una scritta banale evviva l’amore. Ed era bello davvero era bello con le ciglia in più, con la sua vanità” cantano mentre nel videoclip appaiono abbracciati sotto la neve lungo un viale alberato. (agi)
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