La scottante attualità della precarietà giovanile prende forma e va in scena, nell’ambito di “Lavori in scena, Azioni e Visioni contemporanee”, “I.P. IDENTITA’ PRECARIE” regia Nicolas Ceruti, drammaturgia Amanda Spernicelli, con Mariarosa Criniti, Giulia Lombezzi, Luca Marchiori, mercoledì 23 aprile 2014, ore 21.00, presso Gran Teatro Zeta, località Monticchio, L’Aquila.
La rassegna è proposta al pubblico aquilano dal Teatro Stabile d’Abruzzo, da TeatroZeta ed il gruppo E.Motion per portare, nel nostro territorio, spettacoli di prosa e danza che sperimentino nuove vie tematiche e drammaturgiche
“Chi siamo? – si chiede il regista Nicolas Ceruti – Scopriamo l’identità in ciò che facciamo per poi dare sostanza a ciò che siamo. Cambiamo il nostro essere con la stessa velocità e leggerezza con cui cambiamo l’abito, per poi smarrirlo in una di quelle strade che percorriamo per riscoprirci.
Tre attori fluiscono sulla scena, seguendo un immaginario reticolo che li costringe a cambiare continuamente direzione, come chiusi in gabbia, in un appartamento, nel privato, nella mente…. Si trasformano di volta in volta e con loro cambia la scena.
Il filo rosso che ci conduce attraverso i diversi quadri è la figura dell’Hikikomori, giovane autorecluso nella propria stanza che osserva il mondo tramite il filtro di uno
schermo. Inondati di notizie, di urla, di rumore; come possiamo anche solo per un attimo fermarci ad ascoltare, ad ascoltarci? Carnefici e vittime di un “tutto pieno” che ci auto-reclude. Quando anche la luce dell’Hikikomori si spegne, rimane solo una voce. La voce di una madre che torna a risuonare attraverso una domanda: “ehi, mi senti?” Una volta che siamo rimasti soli col nostro vuoto, esiste ancora la speranza che qualcuno ci riconosca o ci chiami?”.
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