Il sentiero di ghiaccio sul fiume Zanskar in India
Quando l’inverno si impossessa dello Zanskar, il fiume ghiacciato diventa l’unica via di comunicazione per i villaggi circostanti, ma anche l’occasione per un trekking estremo in una delle regioni più selvagge e affascinanti dell’Himalaya.
Un luogo incantato quasi surreale che in inverno si trasforma in qualcosa di magico, ma anche indispensabile per la sopravvivenza dei villaggi circostanti. Un fiume che in estate scorre tranquillo tra le profonde gole dell’Himalaya, ma che con il freddo diventa una lastra di ghiaccio ed unica via di fuga per chi vive nei dintorni. Si tratta del fiume Zanskar, per anni un luogo isolato nella regione del Ladakh in India, incastonato fra Himalaya e Karakorum. L’antico regno tibetano del Ladakh, è un deserto in alta quota, dove il tempo sembra fermo ad un lontano medioevo. La terra in questa zona era arida e sterile quasi ostile alla presenza umana, così per anni è stata una roccaforte dell’antica cultura buddhista tibetana. Qualche anno fa però qualcosa è cambiato, la valle è passata sotto i riflettori grazie ad un servizio struggente della BBC Human Planet. In questo speciale sulla regione si vedono due bambini che percorrono a piedi 100 chilometri per raggiungere la scuola dopo le vacanze invernali. Infatti nei piccoli villaggi della zona non ci sono scuole o servizi vari, per questo i piccoli per seguire delle lezioni devono arrivare nelle grandi città. Stando a piedi dell’Himalaya, in inverno il freddo che colpisce la zona è molto forte e spesso le strade si bloccano rendendo impossibile raggiungere i centri più grandi.
Le nevicate invernali isolano il Ladakh da ottobre a maggio e la piana di Padum, capitale della valle dello Zanskar, diventa quasi impossibile da raggiungere. Eppure quando arriva il freddo gli abitanti del Zanskar hanno un altro modo per raggiungere la città. Il fiume raggiunge una temperatura di -40 gradi e gli strati superiori diventano grandi lastre di ghiaccio. Il risultato è un passaggio di ghiaccio insolito , che viene chiamato l’escursione Chadar, che collega Zanskar al resto della regione. Questo passaggio nei mesi più freddi è l’unica via di fuga dalla regione e nasconde tante insidie. Il ghiaccio, infatti, in alcuni punti si scioglie e si rompe all’improvviso a causa delle forti correnti che passano sotto lo strato di superficie. Gli abitanti della zona, però, hanno imparato l’arte di leggere il ghiaccio e riescono ad oltrepassare degli ostacoli a prima vista invalicabili. Questo percorso di ghiaccio, oggi, è diventato una sfida per molti turisti che cercano di attraversarlo.
Una passeggiata di trekking estremo che richiede anche una forte capacità di resistenza psicologica per convivere in condizioni estremamente dure, con un ambiente che appare irreale ed ostile ma al quale i locali da centinaia di anni si sono splendidamente adattati. Angoli suggestivi si alternano a fantastiche colate di ghiaccio che scendono dalle rocce: canyons vertiginosi, cascate di ghiaccio e sotto i piedi lastre bianche che si miscelano al turchese del fiume. I locali impiegano circa sette giorni a completare il viaggio, i turisti non sempre arrivano alla fine e molto spesso sono costretti ad arrendersi prima.
fanpage.it
(159)