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Industriarsi al cinema

Industriarsi al cinema

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(di Carlo Di Stanislao) – Dal 2009 ad oggi, il progetto ha esplorato i meccanismi produttivi e distributivi del cinema, con il coinvolgimento di importanti realtà del panorama italiano, come la Colorado Film di Maurizio Totti, la Fandango di Domenico Procacci e la Lucky Red di Andrea Occhipinti.

L’edizione numero tre del ciclo d’incontri ”Quando il cinema si industria”, una carrellata di appuntamenti per scoprire i mestieri del cinema attraverso le testimonianze dirette dei professionisti del settore, organizzato dalla Film Commission Torino Piemonte, con il sostegno della Compagnia di San Paolo ed il partnerato di Scuola Holden e Gru Radio; si concentrerà sulla figura dello sceneggiatore, messa a fuoco nel corso di incontri che si apriranno con una tavola rotonda a cui seguirà la proiezione di un film.

Il calendario degli appuntamenti che si svolgeranno presso la Sala Il Movie di Torino prevede:

Martedi’ 23 ottobre – Atto I: La Televisione. Ore 18.30: tavola rotonda con Mattia Torre, Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo (sceneggiatori della serie TV Boris), Daniele Cesarano (sceneggiatore della serie TV Romanzo criminale e del film ACAB – All Cops Are Bastards) e Piero Bodrato (sceneggiatore delle serie TV Elisa di Rivombrosa e Nero Wolfe). Alle ore 20.30: proiezione di ACAB – All Cops Are Bastards di Stefano Sollima (Italia, 2012).

Mercoledi’ 21 novembre – Atto II: Il Cinema, ore 18.30: tavola rotonda con Marco Martani (sceneggiatore di Notte prima degli esami), Gino Ventriglia (docente del Centro Sperimentale di Cinematografia e del Torino Film Lab), Fabio Bonifacci (sceneggiatore di Benvenuti al nord e Si può fare), Heidrun Schleef (sceneggiatrice di Ricordati di me e La stanza del figlio), Leonardo Stagliano’ (scrittore e sceneggiatore emergente). Ore 20.30: proiezione di Appartamento ad Atene di Ruggero Dipaola (Italia/Germania,2011).

Durante gli incontri gli sponsor Enoteca Regionale di Nizza Monferrato e Martini, offriranno i propri prodotti per la realizzazione del buffet per gli spettatori.

Inoltre Momaboma, marchio di accessori completamente ricavati da materiali di recupero, omaggerà gli ospiti con dei gadget ricavati dall’utilizzo di pezzi di sceneggiature ambientate in Piemonte.

Un modo intelligente (anche se non nuovo, dal momento che lo si faceva a L’Aquila già dieci anni or sono) per sostenere il nostro cinema che, forse, si avvia ad uscire dalla’ombra di una annosa crisi, come è dimostrato dal rapporto sull’andamento della scorsa stagione, in cui sono stati prodotti 155 film, uno dei traguardi più elevati degli ultimi 30 anni, seconda solo al record degli anni ’60, di cui i film al 100% nazionali sono stati 132; con un record assoluto di investimenti privati italiani nella storia del nostro cinema: 333.000.000 di euro nel 2011, l‘88,8% delle risorse totali.

Cala invece ancora il sostegno del Fus (fondo unico dello spettacolo) alla produzione, comprensiva degli stanziamenti comunitari del programma Eurimages, che oggi toccano appena il 7,1%.

Sale anche il numero degli occupati: rispetto al 2007 il progresso registrato nelle attività cinematografiche è pari addirittura a 12.232 occupati (+16,8%) e rappresenta oltre la metà (53,5%) dei posti di lavoro in più accumulati (22.840) nello stesso arco temporale da tutto il settore dello spettacolo.

Dati Nazionali che non descrivono alcune realtà locali, come, ad esempio quella de L’Aquila e della’Abruzzo in generale, dove in calo sono occupati ed erogazioni, con un taglio regionale di investimenti sulla cultura pari all’80%.

E, comunque, come ribadito il 9 settembre a Venezia, dal Rapporto dell’Industria Cinematografica, non è ancora possibile parlare di superamento della crisi fica, perché se per il box office il 2011 è finito male, il 2012 è incominciato peggio, con un crollo del 45% per la settimana che separa gli incassi del primo dal secondo weekend di gennaio: erano stati 16.456.000 gli euro raccolti nei giorni tra il 6 e l’8 gennaio, scesi nel fine settimana successivo a 9.180.000, secondo i dati Cinetel. Quindi il 2011 ha chiuso con 73.657.501 euro in meno rispetto al 2010. Una voragine più larga di 30 milioni di euro rispetto alle stime di Cinetel.

Tornando al ciclo torinese è indubbio che ilsistema cinema” piemontese sta iniziando a farsi conoscere nel mondo (a Cannes, ricordiamo, ben 3 film italiani dei 4 presenti erano stati girati, del tutto o in parte, a Torino) e questo grazie ad una rete che vede collaborare aziende, enti, istituzioni, Film Commission, figure professionali, sindacati.

Una rete che da noi, in Abruzzo, è molto sfilacciata e, forse, a ben vedere, mai realmente costruita.

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