Il sogno di trovare un pianeta simile alla Terra che può ospitare la vita, si è finalmente realizzato. La NASA, qualche giorno fa , ha reso noti alcuni dati riguardanti la missione Kepler, che ha come obiettivo l’osservazione dello spazio, con il telescopio Keplero, in cerca di nuovi pianeti situati in “zone abitabili”. Questi dati confermano la scoperta del pianeta “kepler 452b”, il quale orbita attorno ad una propria stella un po più anziana del nostro Sole.
La temperatura del pianeta inoltre è ideale per preservare acqua allo stato liquido e quindi la vita.
Secondo le misurazioni della NASA, il nuovo pianeta dovrebbe essere più grande del 60% rispetto alla Terra, un suo anno dura 385 giorni e si trova nella costellazione del Cigno (a 1.400 anni luce di distanza). Rispetto alla Terra, il pianeta riceve il 10% in più di energia dalla sua stella che è del 4% più grande e del 10% più luminosa. La distanza che li separa è simile a quella della terra ( 150 milioni di chilometri ).
Nonostante ciò, non si può ancora dire con certezza che Kepler 452b sia un pianeta gemello della terra, poichè non si è sicuri ancora del suo “stato geologico “, anche se gli scienziati presumono sia roccioso. Per comprendere esattamente quale sia la sua composizione, e finalmente stabilire se sia davvero un pianeta di tipo roccioso come la nostra Terra, è necessaria una misura della sua massa (che combinata con una misura del raggio dà accesso a una stima della densità dell’oggetto). La misurazione della massa tuttavia richiede molto tempo ed una tecnologia con maggiore precisione di quella odierna. Per avere dati approfonditi bisognerà aspettare ancora un po .
“Possiamo pensare a Kepler-452b come a un cugino più vecchio e grande della Terra, che potrebbe darci la possibilità di capire come si possa evolvere l’ambiente terrestre“, ha spiegato Jon Jenkins, a capo delle analisi dei dati del telescopio spaziale Kepler : “Questo pianeta ha trascorso 6 miliardi di anni nella zona abitabile della propria stella, più a lungo di quanto abbia fatto la Terra. È un’opportunità per la nascita della vita, nel caso in cui tutti i necessari ingredienti e condizioni per il suo sviluppo siano presenti su Kepler-452b”.
Il telescopio che ha scoperto il pianeta, è stato lanciato nel Marzo del 2009 . Kepler è stato progettato per monitorare una porzione della nostra regione della Via Lattea e scoprire dozzine di pianeti simili alla Terra vicino o nella zona abitabile e determinare quante delle miliardi di stelle della nostra galassia posseggano pianeti”. Per fare ciò, un fotometro monitora costantemente la luminosità di più di 145 000 stelle di sequenza principale nel suo campo di vista fissato, presso le costellazioni del Cigno, della Lira e del Drago. I dati sono trasmessi a Terra, dove vengono analizzati in cerca di periodiche diminuzioni di luminosità delle stelle causate da pianeti extrasolari che transitano di fronte alla loro stella. Grazie ai dati ottenuti dalla missione Kepler, alcuni esperti hanno stimato che nella Via Lattea risiedano “almeno 17 miliardi” di esopianeti simili alla Terra.
La missione per la scoperta di nuovi pianeti è aperta a tutti, infatti i dati pubblici di Kepler sono stati utilizzati dal progetto Zooniverse, il quale permette a dei volontari di cercare tra le curve di luce di Kepler il segnale di pianeti transitanti che potrebbero essere sfuggiti agli algoritmi automatici di rilevamento. Un anno dopo dall’avvio del progetto, Gli utenti avevano identificato 69 candidati potenziali che erano sfuggiti agli scienziati del team della missione.Il team pianifica di riconoscere pubblicamente il merito degli amatori che scoprono tali pianeti.
Armando Garofalo
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