L’ansia si misura in centimetri?
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Le dimensioni del pene sono un argomento che da sempre sembra intimorire gli uomini, i quali hanno paura che il loro pene sia troppo piccolo. Nel 2007 David Friedman, nel suo libro “La storia del pene”, afferma: “ il pene era un’idea, uno strumento concettuale, ma in carne ed ossa, che determinava il posto dell’Uomo nel Cosmo”.
Ogni cultura ha la sua proiezione positiva o negativa del pene, quindi la corrispondente immaginativa che, inevitabilmente, solleva elementi psicologici e psicopatologici della sessualità maschile.
In Giappone ogni anno la prima domenica di aprile, nella città di Kawasaki, si festeggia la “Festa del fallo e della fertilità”: figure falliche vengono fatte circolare per la città ed il fallo è portato in processione come simbolo di fertilità e come forma di richiesta di protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili.
Nella storia si deve arrivare ai Romani per capire l’importanza delle dimensioni del pene: la divinità Priapo divenne l’icona più significativa dell’estrema virilità.
Priapo, un piccolo uomo barbuto, poteva penetrare col suo pene enorme uomini e donne, dando prova di forza e potere.
Priapo, un piccolo uomo barbuto, poteva penetrare col suo pene enorme uomini e donne, dando prova di forza e potere.
Per i Romani il piacere sessuale significava godere a pieno della vita e ciò è attestato dal fatto che a Pompei sono stati ritrovati bassorilievi da essi scolpiti, raffiguranti il pene eretto ed un’effige recita “Hic habitat felicitas” (“Qui abita la felicità“).
La dimensione del proprio pene è spesso per molti uomini sinonimo di virilità, forza, possesso nei confronti dell’altro sesso, non solo nella vita relazionale, ma anche nel sesso, nell’intimità, non ultimo influisce nella relazione di coppia.
La ricerca condotta da David Veale, un professore di psichiatria del King’s College di Londra, specializzato in disordini dismorfici (cioè quelle sindromi per cui una persona si vede in maniera diversa da com’è realmente) non cerca di dimostrare che le dimensioni non contano realmente in un rapporto sessuale, ma che non sono le dimensioni del pene a determinare la sicurezza di un uomo nelle sua abilità amatorie.
I risultati dello studio, pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, indicano che i sentimenti di imbarazzo e insicurezza legati al pene sono il risultato di emozioni personali e spesso non hanno alcun riscontro nella realtà.
Tali ansie e paure spingono sempre più uomini a ricorrere alla chirurgia per l’ingrandimento del pene. La falloplastica è un intervento chirurgico nato per la risoluzione di traumi e problematiche di salute, ma negli ultimi anni è richiesto sempre più spesso per fini estetici: allungamento e ingrossamento del pene.
Curiosità :
La lunghezza media è di 15 cm e il 90% degli uomini di tutto il mondo hanno un pene lungo tra i 13 e i 18 cm.
In media l’orgasmo maschile dura 6 secondi.
Con l’avanzare dell’età il pene comincia a perdere sensibilità. Sembra che le terminazioni nervose cominciano ad invecchiare e a degradrsi dai 25 anni in poi, fino ad arrivare al calo più evidente ai 70 anni.
Il pene più grande al mondo è di 35 cm, è di un uomo newyorkese chiamato Jonah Falcon.
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