Ospite nel cartellone della Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, la popolare attrice italiana Marina Massironi porta a L’Aquila il suo spettacolo: “Ma che razza di Otello?” con testi di Lia Celi e la regia di Massimo Navone. All’Auditorium “Gen. S. Florio” della Scuola Guardia di Finanza, venerdì 28 aprile con inizio alle ore 21 la attrice sarà accompagnata dalla musica dal vivo interpretata dal clarinettista Fabio Battistelli, dal violinista Augusto Vismara e dalla pianista Neruda.
La Massironi debutta nel cinema nel 1997 con la fortunata commedia “Tre uomini e una gamba” al fianco di Aldo, Giovanni e Giacomo, dopo tre anni di televisione in “Mai dire goal del lunedì” con la Gialappa’s Band. Fra le incursioni televisive la Massironi lavora per il cinema tanto che nel 2000 vince il David di Donatello e Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista per il film “Pane e Tulipani” di Soldini e interpreta ruoli teatrali di successo, vincendo nel 2010 il Premio Persefone come migliore attore protagonista per “Due Partite” con la regia di Cristina Comencini.
Lo spettacolo “Ma che razza di Otello?” sta girando in queste ultime stagioni, con successo, nei migliori teatri italiani e finalmente approda a L’Aquila. Ora, certamente se a raccontarci Otello è Shakespeare, la storia diventa una tragedia teatrale. Se ce la racconta Verdi in musica, è un melodramma. Ma se a raccontarla è un’attrice comica del calibro di Marina Massironi, la intricata vicenda del Moro diventa un’esilarante cavalcata fra passioni e intrighi del Cinquecento e dell’Ottocento, con inaspettate e pungenti irruzioni e divertenti cortocircuiti con l’attualità. La riscrittura si avvale della narrazione per ripercorrere in modo ironico la storia dell’impresa verdiana, la musica dal vivo ripropone arie, recitativi e fantasie di temi per un trio di musicisti che evoca i colori dell’orchestra. Marina Massironi restituisce al pubblico il triangolo Otello-Iago-Desdemona con umorismo sottile e spiazzante per un’ora e mezza di parole, musica, risate e pensieri.
(218)