Da giovedì 9 al 19 febbraio andrà in scena al Teatro Olimpico di Roma (in Piazza Gentile da Fabriano 17) lo spettacolo L’opera da tre soldi di Bertolt Brecht e Kurt Weill con la regia di Luca De Fusco, nella traduzione di Paola Capriolo.
Protagonista, nel ruolo dell’astuto e fascinoso delinquente senza scrupoli, Mackie Messer, è Massimo Ranieri che nel corso delle tre ore dello spettacolo, offre al pubblico un’ulteriore prova del suo talento, mettendo in rassegna, senza soluzione di continuità, tutte le sue doti di interprete, cantante, ballerino, acrobata e mattatore. Gaia Aprea condivide il destino del marito Ranieri/Messer in un contrappunto ora leggero ora intimo di forte fascino, imprimendo al personaggio di “giovane moglie” i tratti dell’audacia dettati dalla passione. Lina Sastri è un’intensa Jenny delle Spelonche, che l’attrice restituisce, tra canzoni e brani recitati, con sapiente equilibrio di tenerezza e inquietudine, di mistero e determinazione, conquistando la scena ad ogni passaggio. Le scene dello spettacolo trovano il loro punto di forza in una parete di grandi monitor che disegnano un tappeto visivo di disegni con immagini di una Napoli in bianco e nero, riferite alla città segnata dal secondo dopoguerra e a quella odierna. Una dimensione atemporale accentuata anche dai costumi che evocano il fascino del cinema anni ’50. La musica di Kurt Weill, dalle atmosfere fumose dei cabaret della Repubblica di Weimar ai ritmi jazz d’Oltroceano, è mirabilmente interpretata dal vivo dall’Orchestra del Teatro di San Carlo diretta da Francesco Lanzillotta.
Dopo Roma lo spettacolo sarà al Teatro Dante Alighieri di Ravenna (dal 21 al 23 febbraio) e al Teatro La Fenice di Venezia (dal 7 all’11 marzo).
(114)