Moda, in passerella il bianco di Taslaq.
Bianco come il colore dell’Est dove ogni giorno sorge il sole: luminosita’ e purezza sono il ‘leit motiv’ della nuova collezione primavera-estate dello stilista palestinese Jamal Taslaq, che sfilera’ domenica 31 gennaio all’hotel Regis di Roma (ore 17) all’interno di World of Fashion, evento creato da Nino Graziano Luca e giunto con successo alla sua 16esima edizione.
Da troppi considerato un colore-non colore, nelle creazioni di Taslaq il bianco si mostra vivace, audace ma allo stesso tempo candido ed innocente; arricchito da lavorazioni con colori delicati, disposti in equilibrio cromatico.
Gli abiti da sera hanno l’assoluta predominanza, pensati per una donna solare e raffinata ma con un carattere deciso. Tagli sapienti e caleidoscopici giochi di intarsi danno vita a vere opere d’arte.Seta, chiffon, cadiz, georgette e la pelle come protagonista, sono i tessuti che domineranno la passerella, in quel connubio tra morbidezze orientali e raffinatezza made in Italy che e’ la firma di Taslaq.
A chiudere la sfilata, un abito ampio interamente ricamato a mano, lavorato con estrema sapienza e rifinito con fili di seta e pelle intarsiata a formare pizzi.
“Ho scelto il tema magico del bianco perche’ unisce tutti i popoli ed e’ il colore della pace e della purezza”, spiega lo stilista trapiantato a Roma, dove in via Ludovisi ha un suo prestigioso atelier. Taslaq e’ nato a Nablus nel 1970. E’ il primo e unico palestinese ad aver calcato le passerelle della haute couture, vestendo le donne di tre Continenti: da Sharon Stone a Ornella Muti, da Marta Marzotto all’aristocrazia del mondo arabo, compresa la regina Ranya di Giordania.
Dal 1990 si e’ trasferito in Italia e ha scelto la capitale come nuova ‘culla’ per la sua sofisticata ed elegante alta moda, debuttando sulle passerelle di Altaroma. Nel 2001 e’ riuscito nel ‘miracolo’ di portare nei Territori palestinesi, a Ramallah, le sue creazioni.
L’evento fu un grande successo e Jamal strabilio’ il pubblico con un’indossatrice che, uscendo da tricolore italiano, rami di ulivo intrecciati nei capelli, sfoggio’ un abito ispirato alla bandiera palestinese.
“L’arte ha sempre unito i popoli e forse anche con la moda si puo’ fare la rivoluzione”, ama ripetere Taslaq che, a novembre 2014, ha vissuto il grande onore di sfilare al Quartier Generale delle Nazioni Unite a New York.
L’occasione era l’anno della solidarieta’ per il popolo palestinese decretato dall’Onu e Jamal presento’ in passerella 45 capi ispirati alla sua terra e al Rinascimento italiano. Un sogno resta ancora nel cassetto del 45enne fashion designer, convinto che si debba “vestire prima l’anima che il corpo”: sfilare a Gerusalemme in un grande evento di alta moda dedicato alle tre religioni e alla pace.
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