Paolo Fresu, Roswell Rudd, Danilo Rea, martux_m, Filippo Bianchi in “Microlezioni di Jazz”
Con un tour che toccherà le sale e i festival più prestigiosi del periodo primaverile, il libro di Filippo Bianchi 101 microlezioni di jazz, illustrato da Pier Paolo Pitacco, diventa concerto. E per questa trasformazione da oggetto di lettura a spettacolo musicale si avvale della presenza di un cast stellare: sul palcoscenico salirà infatti un inedito super quintetto formato da Paolo Fresu (tromba, effetti), Roswell Rudd (trombone, voce), Danilo Rea (pianoforte), martux_m (elettronica) e dallo stesso Filippo Bianchi(voce narrante).
Le immagini create per il volume da Pier Paolo Pitacco saranno la base delle video proiezioni ideate da Filippo Bianchi.
Quattro le date del tour: 3 maggio a Roma (Auditorium Parco della Musica), 5 maggio a Correggio (RE) (Teatro Asioli, festival Crossroads), 7 maggio a Vicenza (Teatro Comunale, festival Vicenza Jazz), 8 maggio a Firenze (Stazione Leopolda, festival Fabbrica Europa).
“Microlezioni di Jazz” è una produzione originale dell’associazione i-jazz.
Una all star internazionale, multidisciplinare, multisensoriale: scorrendo i nomi dei Fantastici Quattro (Paolo Fresu, Roswell Rudd, Danilo Rea, martux_m) ci si potrebbe anche fare un’idea della musica che scaturirà dal loro incontro. Ma possiamo essere sicuri di ascoltare quel che ci aspetteremmo? È probabile invece che escano scintille imprevedibili dall’alchemica vicinanza della tromba incantatrice di Fresu, del lirismo a fior di pelle di Rea, delle ‘zampate’ di un’icona della musica libera come Rudd e dei remix istantanei del guru dell’elettronica martux_m.
Ma poi, per rimanere nei termini di una fantasy fumettistica che quanto mai si adatta a questo spettacolo, fatto di sovrapposizioni tra musica live, proiezioni e recitazione, arriva un inaspettato quinto supereroe: Filippo Bianchi. È dal suo recente libro 101 microlezioni di jazz che tutto prende origine. Bianchi, celebre giornalista e organizzatore musicale, ha raccolto aforismi e pillole di acume jazzistico captate dalla voce dei musicisti che hanno fatto la storia del jazz e di altre grandi personalità del mondo dell’arte. Attorno a questi frammenti di sapienza musicale si crea la trama sonora e visiva del concerto, che fluirà tra ritmi liberi o swinganti, scanditi o dilatati, moltiplicando l’esperienza sensoriale con un gioco di contrapposizioni espressive tra ciò che si vede e ciò che si ascolta.
Paolo Fresu: “La musica non sarà semplicemente al servizio di immagini e testi ma dialogherà con tutto ciò, contribuendo a dare una visione complessa e ricca della storia del jazz”.
Danilo Rea: “Pensieri illustrati e musica saranno il potente mix che ci coinvolgerà, ogni ingrediente amplificherà l’altro”.
Roswell Rudd: “Più di 101 intelligenze jazz sullo stesso palco: sarà la più grande orchestra jazz della storia!”.
Martux-m: “Come metafora della vita questo testo prende forma fra passato, presente e futuro: lo stesso spirito cercheremo di trasmettere con la musica”.
Filippo Bianchi: “Molti temi ricorrono nelle tavole di queste Microlezioni di jazz: l’improvvisazione come formidabile metafora della vita; la fecondità dell’errore come chiave della ricerca; il jazz come metafora sociale; l’arte dell’ascolto; l’enfasi sulla personalità individuale in un contesto collettivo; il cosmopolitismo, la multiculturalità e la multirazzialità; l’importanza dell’imperfezione nella bellezza (lo strabismo di Venere), e così via…”.
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