È PATRIZIA LAQUIDARA a conquistare il PREMIO TENCO 2011 vincendo LA TARGA ALBUM IN DIALETTO grazie al suo ultimo progetto discografico “Il canto dell’Anguana” (prodotto da Giancarlo Trenti per Slang Music). Le Targhe Tenco verranno consegnate durante la prossima edizione della famosa rassegna musicale d’autore che si terrà dal 10 al 12 novembre al Teatro Ariston di Sanremo.
Il Canto dell’Anguana, uscito nel gennaio del 2011, aveva già raccolto il consenso unanime della critica che l’ha definito: “Uno splendido progetto di canzoni dialettali (Jam)”, “Un disco meraviglioso (Beat Magazine)”, “Un disco maturo e riuscito (il Manifesto)”, “Un gioco con il mito e con le forme del desiderio (Il Giornale della Musica)”, “Canzoni di straordinaria efficacia (Mescalina)”, “Magico, arcano, seducente e misterioso come un canto di sirene (Corriere del Veneto)”, “Album bellissimo, fascinoso nell’idea, nell’elaborazione e nell’interpretazione (L’Arena)”, “Ballate saporite, intessute di venti balcanici (Internazionale)”, “Capacità sbalorditiva di ammaliare e di stregare (Raro)”, “Arriva dritto al cuore dell’ascoltatore (Attikmusic)”, “Di una bellezza imbarazzante (Fullsong)”, per citarne alcuni.
“Il Canto dell’Anguana tour” che si è appena svolto in giro per la nostra Penisola, ha offerto uno spettacolo dove le atmosfere magiche e rarefatte della ballata si sono alternate ai ritmi indiavolati e gioiosi della taranta e dei balli di paese, di suoni mediterranei dove gli strumenti acustici del violino e della viola (Maria Vicentini), fisarmonica (Thomas Sinigaglia), chitarre e mandolino (Giancarlo Bianchetti), batteria (Nelide Bandello), percussioni (Luca Nardon) e basso (Davide Garattoni) si sono fuse con campionamenti e fiati dal sapore balcanico, elettronico. Suoni d’acqua e versi di pipistrelli hanno incontrato rumori di catene e metalli, intervallati da brevi aneddoti di storie e leggende riguardarti l’Anguana, figura mitologica protagonista dell’album, recitate e suonate (Kaoss Pad e Helicon Voice) da Patrizia Laquidara.
Il palcoscenico si è trasformato così in uno specchio d’acqua dove l’atmosfera densa e principalmente notturna ha creato paesaggi di luci e ombre che simulavano le fasi lunari, in cui le manifestazioni atmosferiche s’imbattevano, facendo splendere meravigliose eclissi.
PATRIZIA LAQUIDARA nasce a Catania ma è il Veneto ad adottarla, sin da quando è piccola. Con i suoi due album “Indirizzo Portoghese” (prodotto da Pasquale Minieri per Rosso di Sera-Virgin record) e “Funambola” (prodotto da Arto Lindsay per Ponderosa Music and Art), che il prestigioso “Premio Tenco” nomina fra i cinque più belli del 2007, Patrizia Laquidara conquista ed entusiasma la critica musicale specializzata. Il brano “Noite Luar” diventa colonna sonora del film “Manuale d’amore” e viene nominato al David di Donatello. L’artista vince vari premi: ben tre “Festival Premio città di Recanati 2002”, il “Premio della critica Festival di Sanremo 2003” e il “Premio cantante di musica popolare IMAIE 2007”. Passa da una tourneè in Brasile ad una negli Stati Uniti, dal Giappone al Portogallo, dal Marocco all’Inghilterra, iniziando un’intensa attività live in giro per il mondo. Al di là della musica popolare vanta preziose collaborazioni (Arto Lindsay, Ben Perowsky, Smokey Horlem, Tom Bartlett, Alfonso Santimone – produttore artistico di questo album insieme alla Laquidara- Stefano Bollani, Rita Marcotulli, Mario Venuti, Andrea Chimenti).
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