Pokemon Go i luoghi vietati crescono nel mondo
Pokemon Go fuori dai luoghi di culto e dai musei. È questa la direttiva che direttori e responsabili di diversi ‘siti’ stanno prendendo in queste ore per arginare i ‘cacciatori’ di Pokemon. Un divieto che non conosce confini e corre dalla Polonia agli Stati Uniti e, di sicuro, arriverà anche in Italia.
Pokemon Go, il caso Auschwitz-Birkenau
I responsabili del museo di Auschwitz-Birkenau in Polonia che commemora lo sterminio di sei milioni di ebrei da parte del nazismo, hanno chiesto ufficialmente alla Niantic Labs di escludere il sito della ‘Memoria’ dalla mappa del gioco. La richiesta dopo che alcuni ‘cacciatori’ si sono avventurati nel sito alla ricerca dei ‘mostricciattoli’ del gioco.
Pokemon Go, il caso del Museo dell’Olocausto di Washington
“Giocare a Pokemon in un memoriale delicato alle vittime del Nazismo è estremamente inappropriato. Stiamo cercando di ottenere che il museo sia rimosso dalle Poke-stops”, ha detto il portavoce Andrew Hollinger. Una analoga richiesta è stata inoltrata dalla direzione del cimitero di Arlington. Il sito alle porte di Washington ospita i caduti di guerra e i tre fratelli Kennedy.
Quello di Pokemon Go è, al momento, un fenomeno senza precedenti. Nelle ultime ore, quelle immediatamente dopo il suo rilascio, la permanenza sul gioco è stata superiore a quella che gli utenti hanno dedicato ai social network, Facebook compreso. Il gioco è stato scaricato oltre 15milioni di volte e al momento è il secondo più utilizzato dopo Candy Crush Saga. Su Pokemon i minuti destinati, al giorno, dagli utenti sono 33 contro i 43 dedicati ad allineare caramelle.
(dire.it)
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