Prima volta: Lui e la verginità
Con il termine verginità si intende comunemente una condizione fisica e mentale di una persona che non ha mai sperimentato un rapporto sessuale completo.
C’è da dire che mentre la verginità femminile è una tematica di cui spesso si parla, quella maschile rappresenta maggiormente un tabù su cui difficilmente si argomenta. Eppure anche i ragazzi hanno bisogno di informazioni per affrontare la loro prima volta più preparati e consapevoli.
Un po’ per orgoglio, un po’ perché bisogna dimostrare di sapere già, le informazioni tra uomini non circolano molto e il più delle volte non fanno riferimento ai propri stati emotivi.
La verginità maschile, rispetto a quella femminile, sembra correlata ad impaccio, alla paura di non essere all’altezza della situazione, di non essere sufficientemente equipaggiati e di incorrere quindi in una brutta figura con la propria partner. É frequente, infatti, il timore di andare incontro ad una vulnerabilità erettiva o ad un’eiaculazione precoce, rendendo l’esperienza connotata di vissuti emotivi negativi e fallimentari.
L’atto di perdere la verginità, ovvero la prima esperienza sessuale, è considerato in molte culture un evento significativo che rimanda ad un vero e proprio “rito di passaggio emotivo” che indica l’affacciarsi ad una nuova fase della vita. C’è da dire che è frequente riscontrare nei maschi la tendenza a vivere le pressioni esterne portando così la persona ad accelerare i tempi: se non lo si fa presto, si rischia di subire prese in giro, allusioni, con la percezione di essere indietro rispetto ad una ‘normalità’.
Si seguono spesso mode mediatiche del momento o i tempi degli altri, con il rischio di non ascoltare il proprio corpo, il proprio mondo interno e la propria maturazione interiore. Spesso, infatti, il bisogno urgente di avere il primo rapporto sessuale il più precocemente possibile sembra legato al bisogno di percepirsi adulti e con un’identità sessuale certa e definita.
Questo aspetto sembra avere radici molto lontane; in passato infatti, i padri erano soliti accompagnare i figli appena maggiorenni da “professioniste del sesso”, per evitare di ritardare il transito alla vita erotica adulta.
La scelta del momento in cui avere il primo rapporto sessuale oggi è più anticipata nel tempo e avviene spesso con scarsa consapevolezza ed informazione.
É sempre bene tener presente che non esiste un’età cronologica giusta o uguale per tutti: la verginità non è un fardello ingombrante di cui sbarazzarsi. Ci sembra più opportuno parlare di un’”età soggettiva” adeguata, frutto dell’intersecarsi della maturazione fisica, psichica e relazionale, che rispetti ed ascolti profondamente sia le componenti biologiche che psicologiche.
Approcciare a questo passo importante con consapevolezza, calma e partecipazione emotiva può contribuire a renderlo un’esperienza positiva e ricca di significato.
Lo sapevi che…
Un giovane russo Alexander Stepanov ha venduto la sua verginità alla modica cifra di 2.300 euro aderendo all’iniziativa Virgin Wanted.
Si chiama Virginity Kit, realizzato dal Dott. Eric Ryland Horner e destinato ad inesperti e confusi in materia di sessualità. Il kit costa 15 dollari, al suo interno si trova tutto ciò che serve per affrontare al meglio la prima esperienza sessuale: un preservativo, un manuale pratico su come perdere la verginità in 96 pagine, 10 carte illustrate con altrettante posizioni sessuali (classificate secondo la difficoltà con una buona dose di ironia, dal livello base principiante a livello esperto fino ad arrivare al contorsionistico Cirque du Soleil). Infine, all’interno del kit, è presente un “Diploma di avvenuta Copula”, un modo per valutare l’esordio proprio e della partner, con tanto di voto finale.
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