Maniaco della bicicletta, un po’ vegano e un po’ fruttariano, praticante della boxe amatoriale, felicemente sposato (con rito balcanico) e padre di due gatti Sphynx: è Adriano Bono, uno dei protagonisti indiscussi della scena reggae-ska-dub italiana sin dagli anni ‘90. Autore, cantante, polistrumentista, produttore dalle mille anime musicali, fondatore e voce della storica band Radici Nel Cemento (da cui ha divorziato nel 2009) e de La Tribù Acustica, inventore e direttore artistico di uno spettacolo itinerante chiamato THE REGGAE CIRCUS che è un mix di musica Reggae e arte circense, è in questi giorni in studio per registrare il suo terzo disco solista insieme alla Torpedo Sound Machine.
Che sia sul palco in versione one-man-band o nei panni del direttore, ring master e domatore di leoni nel Reggae Circus, Adriano Bono è senza dubbio un trascinatore di folle. È del 2012 “996 Vol.1”, un vero e proprio concept-album interamente dedicato ai dissacranti sonetti romaneschi di Giuseppe Gioachino Belli. Nel 2015 è uscito “Reggae Circus”, secondo concept album dal suono rigorosamente reggae con incursioni balkan beat, hip-hop e funk, dedicato ai personaggi di questo fantomatico spettacolo itinerante anche conosciuto come il Circo più reggae del mondo.
L’uscita del terzo lavoro discografico è prevista tra marzo e aprile, ma Adriano Bono ci svela in anteprima qualche curiosità. “Si chiama Reggae Caravan e stavolta non è un concept album. Come nel periodo dei Radici Nel Cemento torno a cantare di tutto. Stiamo registrando al Quadraro Basement, studio di registrazione che da oltre venti anni ospita artisti di primo piano della musica elettronica, rap e hip hop e da qualche tempo si è aperto anche alla scena rock e all’indie. Ci stiamo affidando completamente a Francesco “Fuzzy” Fracassi, fondatore dello studio, sound engineer e personaggio fantastico. Tutto questo è possibile grazie alla partnership dello studio nata con Sound Reef: a prezzi accessibili possiamo permetterci di entrare in sala e registrare”.
“Sarà un bel disco, ci dice Adriano, c’è BANANA GIRL, una canzone dedicata alla ragazza australiana che mangia 51 banane al giorno: è un “sequel” di “Bella Ciccia” e “Mangiate più frutta”. Poi c’è “Ho smesso di fumare”, brano molto autobiografico che si può cantare tipo mantra per farcela e disintossicarsi, canto anche di mafia e nella title track “Reggae Caravan” parlo del viaggio: dell’uomo costretto a partire perché vive in territori ostili e di quello che vuole andare verso mete sognate e sconosciute. Ci saranno tanti ospiti, vecchi amici e qualche sorpresa, ma svelare ora i featuring dell’album non è possibile; posso dire che Eusebio Martinelli, trombettista romagnolo, è entrato in studio con noi per registrare la title track!”.
Adriano Bono ha già qualche idea per le grafiche del disco, ma ancora non ne ha parlato con chi di dovere e allora taglia corto. In chiusura gli abbiamo chiesto a quando un videoclip, “ancora non ho un regista” e allora la domanda nasce spontanea: “Chi vorresti?”, “ne dobbiamo ancora parlare, chissà, Francesco Lettieri (regista dei videoclip di Giovanni Truppi, Fast Animals and Slow Kids, Calcutta) è un artista strepitoso e mi piacerebbe lavorare con lui”. Chiudiamo la nostra chiacchierata dicendogli che tra artisti straordinari potrebbe nascere un capolavoro! Per tutto il resto non ci resta che aspettare l’uscita dell’album e il tour estivo che promette grandi cose.
(dire.it)
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