Solo 8 genitori su 100 utilizzano i sistemi di parental control per rendere i loro computer a prova di minore. E solo 3 adulti su 10 sanno come impostare le regole di privacy sui social network. Una percentuale che sale di poco (40% fra i ragazzi). Tutti navigano, soprattutto i piu’ giovani, ma in pochi sanno come proteggersi dalle insidie della Rete. Rischi che vanno dall’adescamento nel caso dei minori, alla violazione dei propri dati personali, problema trasversale che riguarda anche gli adulti. Sono i dati forniti oggi dal Moige, il Movimento italiano genitori, che, insieme alla Polizia postale, a Trend Micro, Cisco e con il patrocinio dell’Anp, l’Associazione nazionale dei presidi, ha lanciato una iniziativa, ‘Per un web sicuro’, tesa proprio ad educare grandi e piccoli ad un uso corretto di Internet. Saranno coinvolte 30 scuole medie in 5 regioni italiane (Lazio, Lombardia, Piemonte, Campania, Puglia. Oltre 10mila studenti e 21mila adulti parteciperanno agli incontri. Il tour parte domani da Roma.
Secondo i dati presentati dal Moige, il 70% dei minori naviga ogni giorno, mediamente per 52 minuti, con oscillazioni che vanno dalla mezz’ora tra i 6 e i 7 anni e 1 ora e mezza fra i 10 e i 13. Il 58% dei genitori di bambinbi fra i 12 e i 13 anni sostengono che i loro figli vanno sui social network e sui motori di ricerca. Ma in pochi sanno difendere la loro privacy (30% di adulti e 40% di minori). Le famiglie si limitano spesso al ‘controllo ambientale’: il 60% parla solo con i figli della navigazione, il 43% ci naviga insieme, solo il 33,3% sceglie quali siti possono visitare i figli. Il 40% dei genitori controlla periodicamente i siti visti dai figli ma solo 8 su 100, pochissimi, usano il parental control per bloccare quelli proibiti. Eppure il 61% dei genitori e’ preoccupato da possibili brutti incontri dei figli durante la navigazione. “I genitori, comunque, ancor prima che inseguire tutte le tecnologie- spiega Antonio Apruzzese, direttore della Polizia Postale- devono dare una solida educazione di base ai figli, dargli le chiavi della formazione. Educare alla prevenzione e’ molto efficace”. “I giovani hanno molta dimestichezza con il web- continua Maria Rita Munizzi, presidente Moige- ma non sempre si sanno proteggere dai suoi rischi perche’ spesso non li conoscono”.
(68)