Grande successo per Sting ieri sera in piazza San Marco a Venezia. Oltre diecimila persone, seduti – e poi in piedi per l’entusiasmo – davanti al palco allestito di fronte alla Basilica Marzana.
Tutti a cantare sulle note delle sue canzoni, sul finale a stringersi attorno al palco. Sting, l’autore dell’inno non ufficiale ma universalmente riconosciuto alla Perestrojka, che ha cambiato gli equilibri mondiali, ha eseguito il ‘Russians’ in modo magistrale. Accompagnato dall’orchestra filarmonica di 50 elementi della Fenice e dalla sua band, diretta da una bravissima Sara Hicks.
. Il concerto è cominciato con ‘Every little thing she does is magic’, e proseguito con ‘Englishman in New York’. “Sono felice di essere in piazza San Marco – ha detto – perché dietro di me c’é l’orchestra della Fenice. Il cantautore britannico ha esaltato e portato in primo piano ciascuno dei suoi musicisti, dal chitarrista Dominic Miller al percussionista Rhani Krija, a Jo Lawry (voce) e Ira Coleman (basso). Ospite speciale il figlio Joe Sumner, che ha eseguito ‘Two sisters’.
Un evento magico, uno dei più liberatori avvenuti a Venezia. Infine, il cantante ha lanciato un fiore rosso verso il pubblico ringraziandolo, mentre la gente conitinuava a chiedere un bis.
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