“Il nostro futuro e i valori di cui esso e’ formato, sono sotto attacco“. Lo ha detto la regina Rania Al Abdullah di Giordania nel corso del conferimento della laurea ad honorem in Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione internazionale, alla Sapienza di Roma, riferendosi ai terroristi “irreligiosi” il cui scopo “e’ distruggere il mondo civile”. È quanto visto “in California, a Parigi, in Libano, in Tunisia e in Egitto”. Intere famiglie “lacerate, vite spezzate e cambiate per sempre”. Intere nazioni “con i nervi a fior di pelle”. I terroristi, ha sottolineato la regina, “non stanno solo uccidendo migliaia di uomini, donne e bambini innocenti, ma stanno distruggendo la nostra condivisa eredita’ culturale. Dall’antica citta’ di Palmyra, alla Moschea Khudur a Mosul, alla chiesa si Sant’Ahodamah a Tikrit”. Essi quindi “stanno bersagliando la nostra storia collettiva, i fondamenti della nostra civilta’“. In sostanza, “la memoria dell’umanita’. Sono cosi’ illusi da pensare che si possa creare una nuova era, ‘Dopo Daesh’, e fare il lavaggio del cervello alle generazioni future”.
Tutto cio’, ha spiegato ancora la regina durante il suo discorso, “non ha niente a che fare con mussulmani contro cristiani, conservatori contro liberali, o est contro ovest”. Questa “non e’ la guerra di una nazione. Questa e’ la guerra di tutte le nazioni”. Perche’ “per la prima volta il mondo civile ha un comune nemico e un comune nemico esige una risposta decisa e concertata: quanti altri attacchi in stile Parigi o in Libano, quanti altri aeroplani russi devono essere abbattuti prima di dire ‘ora basta’?”. Necessario a questo proposito, “cambiare idea riguardo cose che pensavamo di conoscere, lavorare con gente di cui eravamo prima diffidenti“. Fare quindi in modo “che questa sia un’opportunita’ per nuove unioni”, per far si’ che tutti i popoli del mondo “comprendano quali sono le aspettative e le uniscano”.
Quindi un appello: “non lasciamo che la paura prenda il sopravvento” altrimenti “vinceranno i terroristi”. La paura “puo’ essere contagiosa ma anche il coraggio lo e’. Noi li colpiamo ogni volta che dimostriamo loro che non ci facciamo intimorire. Lasciamo che gli estremisti che hanno straziato la nostra societa’, in realta’ ci portino ad essere piu’ uniti”. Essi “giustificano le proprie azioni invocando l’Islam. Ma piu’ lo fanno e piu’ provocano intolleranza da parte dei mussulmani pacifici”. Roma, ha concluso la regina di Giordania, “impregnata di secoli di storia, cultura e bellezze, ci offre un progetto di speranza: insieme possiamo assicurare che il futuro che passa da qui e ovunque, e’ solido, sicuro e splendido per tutti noi e per i nostri figli“.
(dire.it)
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