(Di Carlo di Stanislao) I suoi abitanti si chiamano turdeti e la città fu fondata, pare, 2.000 anni prima di Cristo, da tribù umbre, poi scacciate dagli etruschi.
Il nome deriverebbe da “tualar”, che significa confine ed infatti segna il confine fra territori umbri ed etruschi, assoggettata dai romani nel III secolo prima della nostra era, luogo natale di di Jacopo dei Benedetti, detto Jacopone, figura di spicco della tradizione francescana e della poesia delle origini.
Todi, con territorio collinare fra i più vasti nella piccola Umbria, rimasta pressoché identica alla struttura che aveva nel Medioevo, come risulta da una stampa di Giacomo Lauro del 1633, è un luogo ameno ed armonioso, meta di molti turisti che vengono da ogni parte del mondo e nel suo territorio, dal dal 1987, si svolge, in questo periodo, un importante Festival con spettacoli teatrali, eventi, incontri, video, mostre e presentazioni di libri, per raccontare, con degli omaggi, alcuni grandi miti della nostra epoca come Bob Marley, Freddie Mercury, Rudolf Nureyev, James Dean, Anna Magnani, Pier Paolo Pasolini e Luchino Visconti.
L’edizione 2013 del “Todi Festival”è partita il 23 agosto e presenta un programma quanto mai ricco e interessante, che spazia con maestria fra argomenti completamente differenti: da Papa Francesco alla Guida della Cucina Umbra, dalla Palestina al Bicentenario di Giuseppe Verdi, disseminato attraverso meravigliose location cittadine: il Teatro Comunale, il Nido dell’Aquila, la Sala delle Pietre, la Sala Jacopone, il Ridotto del Teatro e la suggestiva Piazza del Popolo, Palazzo del Vignola, il Giardino di Palazzo Grondona, la Terrazza di Palazzo Montini, il Tempio della Consolazione, l’Accademia Tudertina a Palazzo Ciuffelli e il Cortile del Palazzo Vescovile.
Ad aprire il Festival, il 23 agosto, la messa in scena “Ritorno ad Haifa” di Ghassan Kanafani, con Amanda Sandrelli e la regia di Patrick Rossi Gastaldi, mentre per la chiusura, il 1° settembre, sarà la volta di “Processo alla strega, interpretato da Ornella Muti e Massimiliano Vado, con il testo firmato da Silvano Spada e la regia di Enrico Maria Lamanna, che racconta di Matteuccia Di Francesco, la “strega di Ripabianca”, prima donna nella storia ad essere messa al rogo per stregoneria proprio a Todi, il 20 marzo del 1428.
In mezzo “Parole incatenate” di Jordi Galceran con Claudia Pandolfi e Francesco Montanari, in scena domani sera 27 agosto; “Jean Genet e Tennessee Williams a Tangeri”, regia di Antonio Sanna il 28 e, ancora, la presentazione della “Guida della Cucina Umbra” a cura di Giuseppe Cerasa, caporedattore della Cronaca di Roma di Repubblica il 29 ed il dell’altro libro: “Sempre fiori mai un fioraio. Ricordi a Tavola” di Paolo Poli e Pino Strabioli con una conversazione fra Pino Strabioli e Fausto Bertinotti.
Molto atteso, sabato 31, il convegno: “Gabriel Garko è Rodolfo Valentino”, per raccontare il mito di Hollywood con la presentazione di Emilia Costantini e dell’attore, che interpreterà Rodolfo Valentino in una fiction che andrà in onda in autunno.
E, ancora tutti i giorni, dalle 10 alle 18, un Internet Point Festival a Palazzo del Vignola dove il pubblico potrà votare gli spettacoli.
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