Dove vanno a morire le barche oceaniche? Ovviamente a Capo Horn! O giù di lì. Velista, se dovessi abbandonare la barca con la quale stai compiendo il giro del mondo, sappi che lei, in un modo o nell’altro, dalle parti di Capo Horn ci arriverà ugualmente.
Cosa che ha fatto Hugo Boss, non ovviamente l’ultimo 60 piedi con i foil di Alex Thomson, ma lo scafo che il velista inglese aveva nel 2006, quando, affrontando la Velux Ocean, era naufragato a circa mille miglia dalla costa del Sud Africa. Alex, in quella occasione, era stato salvato da Mike Golding, che navigava a bordo di Ecover, barca sponsorizzata da un’azienda leader nella vendita di detergenti bio.
E forse per questo, dopo 20.000 miglia percorse in mare, che il vecchio Hugo Boss, dopo essersi schiantato in Patagonia, non è rimasto fermo sulla spiaggia. Ha camminato, tempesta dopo tempesta, fino ad arrivare ben riparato all’interno.
E’ lì che lo hanno trovato dei cileni che, in kayak, stavano esplorando nell’estate australe quei fiordi alla fine del mondo. Alex Thomson è stato contattato e chissà che il Men in Black della vela non decida di tentare una nuova avventura. Nel suo giardino di casa il relitto starebbe benissimo. by ItaliaVela
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