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XXII Edizione del Festival Internazionale della Chitarra

XXII Edizione del Festival Internazionale della Chitarra

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(Di: Carlo Di Stanislao) Appuntamento fra i più attesi della stagione musicale aquilana, dal 4 al 13 settembre avrà luogo, anche quest’anno, il Festival Internazionale della Chitarra, ideato e diretto dal Maestro Agostino Valente (concertista di fama internazionale, presidente della Associazione Chitarristica Aquila e docente presso il Conservatorio Musicale “Lorenzo Persosi” di Campobasso); inserito nella sessantanovesima Stagione della Società Aquila dei Concerti “B. Barattelli”.
Si parte venerdì 4 settembre, al Palazzetto dei Nobili, alle 21, con un concerto della giovane Alessandra Novago, interprete ed autrice di grande sensibilità ed indubbie qualità stilistiche, che, dopo una solida formazione classica, conclusa alla Musikhochschule di Basilea sotto la direzione di Oscar Ghiglia, si è mossa sempre più in ambiti di sperimentazione, improvvisazione e musiche di confine.
La Novaga, che vive a Milano e suona sia in solo sia collaborando con musicisti come Elliott Sharp, con cui spesso si esibisce in duo eseguendo le sue partiture grafiche; Gianni Gebbia, Roberto Del Piano, Massimo Falascone, Pat Moonchy, è stata sesso invitata a far parte della scena down town a New York ed ha suonato allo Zebulon, Spectrum, IAP St. Mark’s Church, Silent Barn e Transient Series.
Nel concerto aquilano, la giovane concertista presenterà brani tratti dall’opera “The Book of Heads” del compositore contemporaneo John Zorn ed uno di sua composizione, intitolato “Improvvisazione”, tratto dal suo recente album per chitarra elettrica “La chambre des jeux sonores”.
Il secondo concerto, lunedì 7 settembre, all’Auditorium del Parco, alle ore 21, vedrà protagonisti i “14 Strings”: duo composto dalla chitarra di Isidoro Negnes e dal mandolino di Tiziano Palladino, con un programma che comprende “La danza” di Gioacchino Rossini; “L’Andante con variazioni” di Ludwig Van Beethoven; quattro brani (“Mazurca”, “Tarantella opera 18”, “Danza Spagnola” e Serenata Malinconica”) di Raffaele Calace ed ancora Tarrega, Manuel De Falla, Isaac Albeniz, Augustion Barrios-Mangoré, Raffael Bellafronte, Enrico Marruccelli, Carlo Munier e Jeronimo Jimenez.
Sempre all’Auditoriun del Parco e sempre alle 21, martedì 8 settembre, terzo appuntamento con il grande chitarrista croato Goran Listes, che eseguirà musiche di Scarlatti da lui stesse arrangiate e, a seguire, brani di Sor, Napoleon Coste, Olia Jelaska, Torroba e Turina.
Nato nel 1961 a Spalato, Goran Listes ha iniziato lo studio della chitarra a otto anni presso la Scuola di Musica di Spalato. Nel 1983 a Zagabria presso l’Accademia Musicale, ha conseguito il Diploma di chitarra con Darko Petrinjak. Nel 1986 a Graz, in Austria, completa gli studi superiori per chitarracon Marga Bäuml Klasinc presso la Hochschule für Musik. Ha svolto oltre cinquecento concerti, come solista e in formazioni cameristiche.
Nel 1982 tiene il primo concerto solistico nella Sala da concerto della città di  Spalato e conseguito numerosi premi nazionali ed internazionali d’interpretazione musicale: nel 1984 Primo premio al Concorso dei Giovani Musicisti messo in palio dalla Fondazione Ivo Pogorelich, nel 1985 Primo premio al 15° Concorso Internazionale Jeunesses Musicales di Belgrado, nel 1989 Primo premio ai Concorsi Internazionali: Fernando Sor di Roma e Mauro Giuliani a Bari, nel 1990  a Walcourt, in Belgio, ha trionfato al Concorso Internazionale Printemps de la Guitare conquistando il Primo premio (medaglia della Regina Fabiola), congiuntamente a quello di miglior interprete di opera contemporanea e al Premio speciale della Stampa, nel 1994 Primo Premio al “2° Concorso Nazionale di Esecuzione Musicale 1994 – Premio di Interpretazione Chitarristica” a Quartu S. Elena, in Sardegna. Dal 1983 ad oggi è stato invitato a suonare presso società di concerti e festival musicali prestigiosi in Europa e dal 1989 stabilmente in Italia.
Si è inoltre esibito come chitarrista solista in  concerti per chitarra e orchestra con importanti Filarmoniche europee. Svolge anche concerti con ensemble da camera stabili quali: il “Trio Chitarristico di Zagabria”, formatosi nel 1984, il debutto internazionale nel 1986 nella “Wigmore Hall” di Londra. Da allora sono stati invitati a suonare in: Croazia, Inghilterra, Germania, Irlanda, Austria, Portogallo, Danimarca, Francia, Italia, Israele, repubblica Ceca e Slovacchia. Nel 1995 ha formato il “Duo Chitarristico Italiano” insieme ad Agostino Valente, debutto internazionale nel 1996 a Madrid nell’Auditorio Nacional, dove hanno eseguito il Concerto per due chitarre e orchestra op.201 di Mario Castelnuovo Tedesco con l’orchestra della Comunità di Madrid. Il Duo ha, inoltre, svolto concerti in Italia, Danimarca, Grecia, Croazia, Slovenia, Spagna e Perù. Nel 2002 ha fondato  Il “Quartetto Chitarristico italiano”, denominato in seguito  “Quartetto Chitarristico Leonardo” con A. Valente, Alessandro Paris e Massimo Felici; quartetto molto apprezzato sia in Italia che all’estero.
Giovedì 10 settembre, quarto concerto, sempre all’Auditorium del Parco alle 21, con il duo (formatosi nel 2002), Giampola Bandini alla chitarra e Cesare Chiacchiaretta al bandoneon, duo che ha avuto il privilegio di esibirsi al Double Concerto “Hommage o Liegi” di Astor Piazzolla, sotto la direzione del maestro e compositore cubano Leo Brouwer, che a diretto orchestre in tutto il mondo, tra cui la Berlin Philharmonic Orchestra, la Scottish National Symphony Orchestra, la BBC Concert Orchestra e l’Orchestra Sinfonica Nazionale del Messico.
Come ha scritto di recente il critico musicale Enrico Raggi: “Gli strumenti divengono protesi in legno della mente di Bandini e Chiacchiaretta; i due si muovono come su una scacchiera: ogni spostamento è una mossa per rinviare l’istante dello scacco matto, un’alchimia di domande e risposte e movimenti: una danza funebre e orgiastica allo stesso tempo. La coerenza autentica delle loro interpretazioni non deriva tanto da un ragionamento che le unifica, quanto da un impulso spirituale che le genera. Si potrebbe anche raccontare dell’ampio caldo vibrato vocale, del gusto della sorpresa e dell’azzardo, dell’inquietudine, della freschezza, della libertà. Una fantasia musicale, la loro, che non è più faticosa conquista, ma biologico respiro della mente.”
Entrambi animati dalla stessa volontà di regalare emozioni, di rendere al massimo l’atmosfera magica e tutto il pathos che solo il Tango sa dare, sapranno trasmettere al pubblico aquilano una concentrazione che è sublimazione del suono, che domina su ogni sforzo, ogni possibile disagio, con la capacità di proporre melodie, di conquistare orecchie, occhi, menti, cuori.
La conclusione del Festival affidata, domenica 13 settembre, con inizio alle 21, sempre all’Auditorium Del Parco, al Duo Lirico “Vecer Lireke”; composto dalla soprano Lidija Hovart-Dunjiko e dal chitarrista Sasa Dejanovic, che presentano un repertorio che spazia da Caldora a Gluck, da Franz Schubert a Bach, a Jospeh Hatze, a Dioniosio Aguado a De Falla a Leo Delibes e che permette di sperimentare la grande assonanza timbrica ed emotiva che esiste fra voce e chitarra.
Cinque grandi appuntamenti, pensati per un pubblico competente, organizzati fra molte difficoltà e non solo economiche, per mostrare il ricco repertorio espressivo di uno strumento dalla storia antica ma spesso negletta: la chitarra e le sue relazioni con altri strumenti musicali e con la voce umana.
Dobbiamo rendere merito al maestro Valente che, da 22 anni, si batte, attraverso questo ed altri eventi, per dimostrare le ampie qualità espressive della chitarra, attraverso una continua ricerca sia condotta sul piano personale, che attraverso eventi che portano nel nostro territorio grandi chitarristi, ciascuno con un particolare modo di suonare e comunicare.

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